Il presidente dell’UPI Veneto e della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, interviene in merito al Dpcm del 3 dicembre 2020, per quanto concerne gli spostamenti nei giorni delle festività natalizie, analizzando, ad esempio, il quadro di un territorio come quello della Provincia di Treviso, dove molte famiglie potrebbero ritrovarsi divise data la caratteristica tipica dei piccoli Comuni che la compongono.
“Ha ragione il Governatore Zaia – esordisce Stefano Marcon, presidente dell’Upi Veneto e della Provincia di Treviso – le disposizioni del Dpcm non tengono conto delle specificità territoriali e creano confusione, divisioni delle famiglie, provvedimenti che non sono tarati sulle realtà italiane. Basti pensare alla Provincia di Treviso, 94 Comuni in soli 2.480 km², con famiglie che a volte distano poche centinaia di metri ma con un confine comunale in mezzo. Non è certo come nelle aree urbane delle grandi metropoli come Roma o Milano, dove forse troppi membri del Governo sono ormai abituati a muoversi. Ecco perché, anche come presidente delle Province del Veneto e membro dell’Upi Nazionale, mi sento di suggerire che venga superato il divieto di spostamento tra Comuni, raggiungendo almeno la dimensione Provinciale, ideale per la configurazione di aree vaste come quelle del Veneto. La pandemia ci sta fiaccando, economicamente e psicologicamente, sono certo che anche con un’apertura di questo tipo, i cittadini delle Province del Veneto sapranno evitare situazioni di rischio o di assembramento. Il mio appello dunque ai trevigiani è: massima prudenza in queste feste, soprattutto nei confronti dei più deboli”.
Redattore: Ufficio stampa Provincia Treviso