Sono cominciate nei giorni scorsi le operazioni di rimozione dei detriti dal lago di Santa Croce. Un lavoro importante per garantire la sicurezza delle attività sportive e turistiche, ma soprattutto per consentire l’utilizzo del bacino come area di rifornimento dei canadair per l’antincendio boschivo. Perché a causa degli eventi meteo di dicembre, molte zone del lago sono occupate da tronchi e alberi galleggianti o in affioramento. O meglio, erano occupate. Perché il cantiere sta procedendo a ritmo serrato.
La Provincia ha attivato un primo progetto di pulizia che inizialmente prevedeva l’utilizzo di imbarcazioni per rimuovere i detriti. Al momento però non è stato necessario intervenire dal centro del lago, ma soltanto sulle sponde. «Il livello dell’acqua è stato tenuto molto basso, grazie agli accordi con Enel. E questo facilita di molto le operazioni, dato che l’abbassamento ha concentrato il materiale a ridosso delle sponde – spiega il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile, Massimo Bortoluzzi -. In questi giorni uomini e mezzi stanno lavorando dalle rive e molto materiale legnoso che era spiaggiato è già stato rimosso. In seguito, quando con Enel decideremo di far risalire il livello dell’acqua, verrà fatta una ricognizione anche interna, per vedere se ci sono altri tronchi rimasti distanti dalle sponde. Si tratterà di un secondo step, successivo, con il quale eventuali detriti legnosi verranno trascinati a riva con l’utilizzo di piccole barche. Per questo primo intervento i lavori costano circa 130mila euro, ma con l’abbassamento del lago sta emergendo la possibilità di fare altre piccole operazioni, per cui l’investimento potrebbe salire un po’».
I lavori – condizioni meteo permettendo – dovrebbero concludersi entro la fine di maggio, secondo il cronoprogramma in tempo utile per l’avvio della stagione turistica. «In realtà stiamo bruciando i tempi e i lavori saranno ultimati sicuramente prima dei tempi previsti, se possibile entro fine aprile – conclude il consigliere Bortoluzzi -. Il lago di Santa Croce riveste un’importanza vitale non solo per le operazioni di Protezione Civile e per l’antincendio boschivo, ma anche per l’economia dell’Alpago e della Valbelluna. Per questo riteniamo particolarmente importante l’intervento che abbiamo cominciato e intendiamo chiuderlo il prima possibile. Quando queste prime operazioni di pulizia saranno concluse, valuteremo anche la possibilità di effettuare un’esercitazione di Protezione Civile, per monitorare da vicino le condizioni del corridoio utilizzato dai canadair».