Il Consiglio provinciale di oggi ha approvato le linee guida per la redazione del piano provinciale per l’organizzazione dei servizi di smaltimento e di recupero dei rifiuti. Nella delibera è specificato che il piano, chiesto dalla Regione Lazio alle Province, potrà essere elaborato solo a conclusione dei lavori del Politecnico di Torino, incaricato dalla Provincia di Frosinone di riattualizzare le aree sensibili del Ptpg di Frosinone quale stralcio dell’iter di aggiornamento del Ptpg.
Questo a seguito della situazione emergenziale relativa al IV bacino della discarica di Roccasecca che, con il trasferimento massivo dei rifiuti di Roma, ha interrotto il ciclo virtuoso della Provincia di Frosinone e dei suoi comuni che, invece, avrebbe garantito autosufficienza al territorio fino al 2026: ben prima di allora, infatti, l’Ente di piazza Gramsci avrebbe completato la procedura di aggiornamento del Ptpg che include la verifica di zone potenzialmente idonee per la realizzazione di una nuova discarica.
Nella stessa delibera, inoltre, il Consiglio diffida la Regione dal porre in essere azioni che non siano orientate alla salvaguardia del principio secondo cui aree fuori provincia siano pronte ad accogliere, nei loro siti di smaltimento, i rifiuti del territorio ciociaro, senza aggravio di costi per i cittadini, in misura analoga a quanto ha fatto la Provincia di Frosinone.
Una posizione ferma quella che il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, ha ribadito oggi in aula, sottolineando come la Provincia di Frosinone ora si aspetti lo stesso trattamento che per anni ha riservato ad altri territori, costretta a smaltire una gran quantità di rifiuti esterni con la conseguenza di vedere stravolto e vanificato il percorso virtuoso intrapreso da questo territorio.
“Fermo restando che ciascun Ambito Territoriale debba individuare una propria discarica, necessità che ho sempre ribadito sia come presidente della Provincia di Frosinone, sia come presidente di Upi Lazio, – ha sottolineato Antonio Pompeo – non possiamo pagare noi, cittadini di questo territorio, gli extracosti derivanti dal conferimento dei rifiuti in altre province o regioni: se la discarica di Roccasecca non avesse dovuto smaltire gli enormi quantitativi provenienti da Roma, il sito sarebbe stato sufficiente per soddisfare il nostro fabbisogno per almeno per altri cinque anni. Un tempo entro il quale avremmo completato l’aggiornamento del Ptpg per individuare aree idonee ad ospitare un nuovo sito attivo, attrezzato, funzionante e regolarmente autorizzato, in sostituzione della discarica di Roccasecca”.
Per non parlare dei benefit ambientali di cui il territorio è creditore. “Non ci sto – ha stigmatizzato il presidente Pompeo – a far passare il nostro come un territorio che non ha ottemperato a quanto doveva: il ciclo dei rifiuti frusinati presentava una condizione ottimale in termini di impiantistica, conferimento in discarica e termovalorizzazione e con un incremento costante delle percentuali di raccolta differenziata, grazie anche agli interventi e alle misure di sostegno ai Comuni che abbiamo messo in campo. Ecco perché oggi non ci si può chiedere, con queste tempistiche, di individuare aree idonee: abbiamo affidato il lavoro a un Ente qualificato anche a livello internazionale, quale il Politecnico di Torino, che lo completerà entro un anno e lo invierà alla Regione Lazio, cui, è bene ribadirlo, spetta l’individuazione del sito”.
Il Consiglio di oggi ha anche ratificato le linee guida per le A.U.A. (Autorizzazioni Uniche Ambientali), presentate nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa. La Provincia di Frosinone, in collaborazione con Unindustria e Arpa Lazio, ha realizzato un vademecum con l’obiettivo di rispondere a due esigenze apparentemente difficili da contemperare: da un lato, incentivare lo sviluppo industriale nella provincia, favorendo l’insediamento di nuovi siti produttivi che possano rimettere in moto il processo economico del territorio, fortemente provato dalla pandemia. Dall’altro, l’imprescindibile azione di difesa dell’equilibrio ambientale che, nel pieno rispetto della legge, mira a uno sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla salvaguardia dell’ecosistema.
“Le linee guida Aua – ha aggiunto il presidente Pompeo – sono un prezioso strumento di semplificazione al servizio del territorio e del suo sviluppo sostenibile, in un quadro trasparente di procedure condivise. Ma sono, soprattutto, la risposta concreta della Provincia che spesso ha subito critiche sui tempi di rilascio delle autorizzazioni, nonostante le limitazioni della legge Delrio e la mancata assegnazione di funzioni in tema ambientale da parte della Regione Lazio. Con queste – ha concluso Pompeo – forniamo un supporto estremamente importante alle aziende e alle imprese del territorio che vogliono investire e creare occupazione e sviluppo nella nostra provincia”.
Redattore: Ufficio Stampa Provincia Frosinone