“Nella definizione della finanziaria il Governo continua a lavorare in perfetta solitudine, senza tenere minimamente conto del nuovo quadro istituzionale creato dalle modifiche costituzionali. Un atteggiamento chiuso ed insensibile, che, nel metodo, ricalca in pieno quello già adottato negli anni precedenti, e continua ad escludere Regioni, Province e Comuni dalla prima fase di definizione del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria. A conferma di questo clima, continuiamo a non ricevere dal Governo alcun segnale sulla piena attuazione del federalismo fiscale e i ritardi con cui stanno procedendo i lavori dell”Alta Commissione per il federalismo fiscale, ci lasciano, purtroppo, dedurre che non sarà possibile concludere questo processo nemmeno con la prossima finanziaria”.
Lo ha detto Lorenzo Ria, Presidente dell”Upi, intervenendo ai lavori della Conferenza Unificata, entrando poi nel merito delle proposte presentate al Governo dalle Province, che riguardano, in particolare, nuove dotazioni per garantire la sicurezza degli edifici scolastici, delle strade, del territorio e un fondo dedicato allo sviluppo dell”e-governament.
I fondi di annualità per l”edilizia scolastica richiesti dall”Upi, a partire dal 2004, serviranno a finanziare un piano nazionale di interventi che consenta l”adeguamento, il recupero e la messa in sicurezza delle scuole, senza i qual, a causa del degrado in cui versano gli immobili, si arriverà a provvedimenti estremi come la chiusura temporanea di scuole, con il conseguente blocco dell”istruzione.
Per quanto riguarda la sicurezza stradale, nel documento l”Upi sottolinea l”assoluta inadeguatezza delle risorse assegnate alle Province per la manutenzione, con fondi del tutto insufficienti rispetto alle condizioni di degrado e insicurezza delle strade. Un intervento statale in annualità consentirebbe di attivare un programma di opere in grado di ridurre al minimo la pericolosità della rete stradale.
Per completare il processo di pianificazione territoriale e intervenire a ridurre i rischio idrogeologico per frane per alluvioni, che interessa circa 7,1 per cento della superficie italiana e oltre 5500 comuni italiani, l”Upi richiede una apposita dotazione, che permetta di programmare interventi a breve e a medio lungo termine.
Ed infine, nel documento di proposte, l”Upi evidenzia la necessità di creare un fondo annuale e pluriennale, a partire dal 2004, per agli investimenti per l”innovazione e per la diffusione delle nuove tecnologie delle Regioni e degli Enti Locali.
Roma, 19 giugno 2003