La Provincia di Frosinone ha patrocinato il progetto educativo per le scuole, approvato dalla Regione Lazio tra quasi duecento progetti individuati.
Si tratta, in particolare, di un lavoro cui hanno partecipato Progetto Memoria, Irase Nazionale, Istituto Italo Viglianesi, Regione Lazio e Provincia di Frosinone per sensibilizzare le scuole della provincia di Frosinone sugli eventi e le tematiche che hanno riguardato internamento, arresti e deportazioni di ebrei tra il 1940 e il 1945 con l’obiettivo primario di educare al rispetto dell’altro diverso/uguale da sé; creare una coscienza di appartenenza alla società globale; ampliare le conoscenze storico-geografiche; sensibilizzare ai diritti delle minoranze, ai valori del rispetto e solidarietà, ai principi di eguaglianza e libertà.
Il progetto, predisposto lo scorso anno dopo la pubblicazione dell’avviso pubblico della Regione Lazio denominato ‘Valorizzazione della Memoria storica del Lazio’, avrà come epicentro il paese di San Donato Val di Comino, luogo di internamento fascista e – dopo l’occupazione nazista – unico sito di arresto di ebrei in Ciociaria. Al progetto è stata riconosciuta la concessione di un contributo e vale la pena sottolineare che nella graduatoria è collocato al settimo posto su quasi duecento progetti individuati.
San Donato Val di Comino fu luogo di internamento fascista, ma anche il comune che ospitò più ebrei confinati in tutto il Lazio (il trentatreesimo in tutta Italia). Vista la particolare posizione geografica, la cittadina si trovò ad essere, dopo l’8 settembre 1943, retrovia del fronte di Cassino e nonostante l’aiuto degli abitanti, in particolare delle donne a ebrei ed ex prigionieri alleati nascosti sulle montagne, il 6 aprile 1944, sedici ebrei vennero catturati e deportati ad Auschwitz-Birkenau, dopo essere transitati prima dal carcere di Regina Coeli di Roma e poi dal campo di Fossoli in provincia di Modena; solo tre sopravvissero. Alcuni degli internati riuscirono a sfuggire all’arresto, grazie alla solidarietà e all’aiuto della popolazione.
Le vicende di questo gruppo di persone serviranno a inquadrare il contesto generale della limitazione dei diritti degli ebrei in Italia, seguita all’emanazione delle leggi razziali fasciste e a collocare gli eventi della Shoah in Italia nell’ambito della storia complessiva dell’Europa durante la II Guerra mondiale.
Il progetto si compone di diverse azioni tra loro congiunte, in base alle risorse e competenze messe a disposizione dagli enti coinvolti e implicheranno attività da remoto e/o in presenza, un percorso di formazione rivolto ai docenti ed agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con particolare riferimento ai comuni di Sora, San Donato Val di Comino, Cassino e Frosinone attraverso attività laboratoriali, interventi con testimonianze e visite guidate anche virtuali. Tutte le attività si svolgeranno nel rispetto delle disposizioni relative alla pandemia Covid-19.
“È fondamentale che i nostri giovani – dice il presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo – conoscano le implicazioni che un simile evento storico ha avuto sul nostro territorio: la potenza della memoria è soprattutto quella di insegnare valori e principi che sono alla base del loro futuro, non solo come cittadini responsabili ma soprattutto per la formazione delle loro coscienze”.
“Il riconoscimento della validità del progetto presentato sul nostro territorio – è il commento del consigliere provinciale Daniele Maura – evidenzia l’importanza di fissare nella memoria collettiva, a partire da quella dei nostri figli, eventi storici di caratura mondiale, come la Shoah e la Giornata del Ricordo, e la scuola in questo ha una funzione educativa irrinunciabile”.