All’appuntamento di incontro e di confronto annuale dei presidenti di Provincia, organizzato dall’UPI (l’Unione delle Province d’Italia), che quest’anno si è tenuto a Bergamo, in concomitanza e in stretta connessione istituzionale con la XXXIX Assemblea Nazionale dell’ANCI (l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia), ha partecipato anche il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano. «L’occasione è stata utile per rimarcare tutte le questioni aperte, da tempo, che hanno quale punto cardine – ha affermato Solano – la riforma delle Province. Dopo le mancate risposte alle promesse dei governi precedenti, oggi più che mai pare ci siano rassicurazioni da parte dei ministri del nuovo Governo circa il superamento della strampalata Legge Delrio. Questo significherebbe – ha evidenziato il presidente della Provincia di Vibo Valentia – la riassegnazione di nuove competenze e funzioni, maggiori trasferimenti economici e, soprattutto, l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio Provinciale. Il superamento dell’elezione di secondo grado ripristinerebbe un fondamentale principio costituzionale: quello che affida al popolo la sovranità nella scelta dei propri rappresentanti. Indicativamente è stata fissata la data di fine 2023 per completare e attuare la riforma e sancire, quindi, a tutti gli effetti la rinascita delle Province. Venendo a quanto ci riguarda più da vicino – ha messo in luce Salvatore Solano – la Provincia di Vibo potrà arrivare a questo appuntamento istituzionale in forma e in salute, visto lo straordinario lavoro svolto e da sempre riconosciuto anche dai vertici nazionali dell’UPI, che ha portato l’Ente dall’agonia in cui era stata lasciata alla rinascita. Partendo da un bilancio stabilmente riequilibrato, dall’attuale organizzazione dei servizi, dai programmi di intervento messi in campo anche per i prossimi anni, la Provincia di Vibo potrà dire la propria anche in relazione alle più evolute Province italiane. Speriamo, pertanto, – ha infine asserito Solano – che inizi a maturare sul territorio una nuova responsabilità sociale e politica in grado di dare spazio e creare le condizioni per l’affermazione di una nuova classe dirigente che faccia, finalmente, sprigionare le grandi potenzialità della nostra realtà provinciale. Servirebbe come il pane!».
All’assemblea nazionale di Anci e Upi hanno partecipato anche molti segretari generali che hanno dato un contributo di natura tecnico-giuridica al confronto istituzionale. Di seguito le riflessioni, al riguardo, del segretario generale della Provincia di Vibo, Domenico Arena: «A Bergamo è emersa la consapevolezza unanime dei partecipanti alla discussione che la previsione costituzionale della Provincia quale Ente locale necessario risponda, ora più che mai, ad esigenze di corretta ed efficiente gestione delle comunità locali sovracomunali, – ha dichiarato il segretario Arena. Questo dato accomuna l’esperienza amministrativa delle regioni di ogni parte d’Italia. Da nord a sud. Sia che si tratti di territori ricadenti nelle regioni a statuto ordinario, piuttosto che in quelle a statuto speciale è emersa la necessità improcrastinabile – ha infine sottolineato Arena – di affidare all’Ente Regione preminenti funzioni legislative e di programmazione e alle Province le corrispondenti funzioni amministrative».