Il bilancio di previsione della Provincia di Vicenza è sano. E dopo due anni torna ad essere “vistato” dai sindaci vicentini, argomento di quell’Assemblea dei Sindaci che chiama a raccolta i 114 Comuni che compongono la Provincia e che, causa covid, per due anni non è stata convocata.
Un ritorno a cui si affianca una novità: a presentare il documento di programmazione che guida l’azione amministrativa dell’Ente per i prossimi 3 anni è stato il nuovo presidente Andrea Nardin, in carica da nemmeno due mesi. Accanto a lui la dirigente della Ragioneria Caterina Bazzan in veste anche di segretario generale.
Ma torniamo al bilancio di previsione.
Come da normativa, l’approvazione vera e propria è stata del Consiglio provinciale, con l’unanimità dei consensi (17 sì su 17 presenti). Prima dell’approvazione, però, il bilancio è stato illustrato all’Assemblea dei Sindaci, presenti in rappresentanza di 83 Comuni, pari al 84,22% della popolazione. Da parte di tutti è stato espresso parere favorevole.
Si tratta, come detto, di un bilancio sano, frutto di scelte virtuose di amministratori e tecnici che si sono avvicendati alla guida della Provincia di Vicenza. E’ coraggioso nella visione di sviluppo del territorio, con 182,6 milioni di euro di investimenti su strade e scuole, ma prudente nella spesa che non esorbita le disponibilità e si avvale di fondi europei ottenuti grazie alla capacità dell’Ente di programmare e progettare.
“E’ un bilancio che ben delinea il ruolo della Provincia sul territorio -ha commentato il presidente Nardin- con 83 milioni di euro per l’edilizia scolastica superiore e quasi 100 milioni di euro per le strade di competenza. Abbiamo risorse nostre e fondi del Pnrr, che stiamo gestendo nel rispetto di una tempistica stringente. Sono anni di progettazioni e di cantieri e i prossimi lo saranno ancora di più, con inevitabili disagi che però si tradurranno in scuole più moderne, strade più sicure e funzionali, viabilità più efficiente. Il vicentino è un territorio che sta subendo grandi trasformazioni, pensiamo alla Tav, alla Pedemontana, ai tanti lavori legati al Pnrr. La Provincia sta vivendo questo periodo da protagonista e, con lei, tutti i Comuni con cui sta lavorando per offrire ai cittadini servizi e infrastrutture che possano favorire lo sviluppo economico e sociale dell’intero territorio.”
Le principali entrate tributarie della Provincia restano l’Imposta sulle assicurazioni RCA e l’Imposta provinciale di trascrizione IPT, che valgono circa 58 milioni all’anno.
Non si prevedono flessioni rispetto al passato e questo permette di mantenere invariate le tariffe delle imposte, per non appesantire il carico su cittadini che già devono far fronte alle difficoltà causate dalla pandemia.
I pagamenti a fornitori e prestatori di servizi sono puntuali e regolari. E non è banale, in uno Stato dove lavorare per la pubblica amministrazione significa spesso dover attendere tempi biblici per i compensi. Non a Vicenza e non per la Provincia, che onora le scadenze nel rispetto dei lavoratori.
Anche per il 2023, e per gli anni seguenti, continua l’impegno all’abbattimento del debito. Si passa da 37,5 milioni di euro del 2020 a 25,5 milioni di euro nel 2023. Si passa quindi da 43,5 euro a meno di 30 euro di debito ad abitante.
Gli investimenti in opere pubbliche superano nel triennio 2023-25 i 182 milioni di euro (182,6 per la precisione). Nel dettaglio, 83 riguardano l’edilizia scolastica e si suddividono in 43 interventi, 99,6 interessano le strade per un totale di 61 interventi. Sono opere in corso, in progettazione e in programma.
Una cifra enorme, a cui si aggiungono altri fondi che saranno a disposizione a metà anno, quando verrà approvato il conto consuntivo e si avrà certezza dell’avanzo di amministrazione da destinare ad ulteriori investimenti.
Sempre a proposito di scuole, per il 2023 è a disposizione un fondo di 12 milioni di euro per il loro funzionamento, comprensivi di utenze, locazioni, piccole manutenzioni.
Tra i nuovi interventi sulle scuole in programma per il 2023 ci sono il completamento dei lavori di sostituzione pareti all’istituto Artusi di Recoaro (4,1 milioni di euro in totale, il 1° stralcio è in partenza); l’adeguamento sismico del Fermi di Bassano del Grappa (7,95 milioni di euro); la nuova palestra del Garbin di Thiene (1,8 milioni di euro); adeguamento sismico del Lampertico di Vicenza ((7,95 milioni di euro)
Si sta inoltre lavorando al progetto di fattibilità della nuova sede dell’Ipsia Scotton di Breganze e del nuovo polo scolastico Masotto di Noventa. E’ stato affidato l’incarico di progettazione di fattibilità per l’adeguamento antincendio dell’aula magna e dell’ultimo piano del corpo aule all’istituto De Pretto di Schio.
Quanto alle strade, sono confermati i 4 milioni di euro per la manutenzione delle pavimentazioni stradali e i 2,8 milioni di euro per il rifacimento delle barriere stradali. Tra gli interventi, la manutenzione del ponte sul torrente Orolo a Costabissara (400.000 euro), dei ponti di Malo e Sarcedo lungo la Gasparona (500.000 euro) e del ponte sul fiume Astico a Sandrigo (800.000 euro), la posa di barriere paramassi sul Costo (500.000 euro), sulla Valgadena (190.000 euro) e sulla strada della Vena (500.000 euro).
Redattore: Ufficio stampa Provincia Vicenza