Individuare una serie di misure per adattare le modifiche al Patto di stabilità, introdotte a livello europeo, anche al Patto di stabiltà interno.
E’ quanto auspicano Leonardo Domenici, Presidente dell’Associazione dei Comuni italiani (ANCI) e Fabio Melilli, Presidente dell’Unione delle Province (UPI).
‘’Visto che in sede europea sono stati introdotti criteri di maggiore flessibilità rispetto al Patto di stabilità, i Comuni e le Province italiane – affermano i due Presidenti – tornano a chiedere la introduzione di criteri analoghi anche per quanto riguarda il Patto di stabilità interno. Si tratterebbe – spiegano – di individuare una serie di interventi per adattare le nuove regole anche ai Comuni e alle Province’’.
In sostanza, secondo Domenici e Melilli, ‘’visto che a livello europeo gli Stati membri possono recuperare negli anni eventuali sforamenti, riteniamo che possano essere eliminate le attuali sanzioni previste dalle norme. Inoltre – proseguono – dovrebbero essere esclusi definitivamente dal rispetto dei vincoli del Patto tutti i piccoli Comuni fino a 5.000 abitanti e le Unioni di Comuni’’. Infine Melilli e Domenici richiedono che, dal complesso delle spese ‘’siano escluse quelle sostenute dagli Enti locali a fronte del decentramento amministrativo e per gli investimenti’’.