ORDINE DEL GIORNO
La legge costituzionale n. 1 del 1963 ha riconosciuto alla regione Friuli Venezia Giulia lo status di Regione autonoma attribuendole forme speciali di autonomia;
Atteso che
Tale specialita’ deve tradursi in un coerente sistema di suddivisione delle competenze tra la Regione, le Province, i Comuni e gli altri enti di secondo grado;
Ritenuto che
La riforma del titolo v, parte II, della Costituzione, attuata con la legge costituzionale n. 3 del 2001 ha ridisegnato, attraverso il principio di sussidiarieta’, i compiti e le funzioni dei diversi livelli di governo del territorio;
Ritenuto inoltre che
Tale sistema di governo indica nella Regione, a maggior ragione se dotata di autonomia differenziata, le competenze di alta programmazione, di legislazione e di controllo, devolvendo ai livelli inferiori di governo tutto quanto non rientri in tali funzioni;
Atteso che
Il ruolo della Provincia garantisce, in coerenza con quanto stabilito dal novellato articolo 118 della Costituzione, l’esercizio unitario delle funzioni amministrative di area vasta;
Rilevato che
La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, dall’inizio della IX legislatura, sta perseguendo un disegno politico – amministrativo teso, invece, a ridurre le competenze e le funzioni delle Province per azzerarne di fatto il ruolo di sintesi che esse sono in grado di svolgere quando le problematiche non siano trattabili dai singoli Comuni;
Ricordato che
Tale disegno ha portato nel marzo 2004 alla indizione di un referendum per l’istituzione della Provincia regionale dell’Alto Friuli, che avrebbe portato a indebolire e svilire il ruolo della Provincia di Udine, nonche’ a farne venir meno l’unitarieta’;
Sottolineato che
I cittadini chiamati al voto respinsero l’ipotesi confermando il riconoscimento della Provincia nel suo ruolo di riferimento per tutta la popolazione;
Atteso che
Sono gia’ stati predisposti vari progetti di legge di riforma del sistema delle autonomie locali della Regione Friuli Venezia Giulia e, su tali progetti, non si è aperto, a tutt’oggi, un serio e costruttivo confronto su quelle che potrebbero essere le soluzioni migliori per garantire un sistema di autonomie coerenti con i nuovi principi costituzionali e, in special modo, adatti a garantire un sistema di governo efficiente, efficace e, soprattutto, unitario;
Visto che
Continua in modo martellante sugli organi di informazione del Friuli Venezia Giulia a trovare ampio spazio la volonta’ del Presidente della giunta regionale di voler addirittura cancellare le Province delegando i ruoli e le competenze alle Citta’ metropolitane, alle Comunita’ montane e ai Comuni;
Sottolineato che
Che tale convinzione del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia potrebbe innescare analoghi processi in altre Regioni d’Italia, rendendo vano il lavoro di concertazione dell’Upi con il Governo nazionale finalizzato alla costruzione di un coerente sistema di autonomie locali dotate di competenze certe e risorse corrispondenti;
Tutto cio’ premesso:
Impegna l’Ufficio di presidenza dell’Unione delle Province d’Italia
Ø
Continuare ad attivarsi presso il Presidente della regione Friuli Venezia Giulia, affinche’ non si prosegua nell’azione politico – amministrativa di svilimento del ruolo e delle funzione delle Province;Ø
Roma, 16 giugno 2005