Le Province italiane hanno vinto la sfida del rilancio dei Centri per l’impiego: lo dimostrano i dati dell’ultimo rapporto Isfol, che attestano come negli ultimi due anni sono stati 3 milioni e 300 mila le persone che si sono rivolte ai Centri per l’impiego delle Province, con un trend tutto in crescita, che fa dedurre un aumento ancora più consistente sul 2005.
“La fiducia dei cittadini, che si rivolgono ai centri pubblici per cercare lavoro – sottolinea il Presidente dell’Upi Fabio Melilli – conferma che le Province hanno trasformato i servizi pubblici per l’occupazione da grigi baracconi burocratici in uffici all’avanguardia, vitali, dove si trovano risposte soddisfacenti non solo alla richiesta di occupazione ma anche per l’assistenza alla qualificazione professionale”. I dati Isfiol, infatti descrivono gli utenti dei Cpi quali donne, in maggioranza (il 57%, rispetto al 43% di uomini), giovani soprattutto, tra i 15 e i 34 anni ( il 60% contro il 15% tra i 35 e i 39 anni e il 24% tra i 40 e i 64 anni), con una istruzione medio alta: il 60% sono diplomati; il 20% laureati. Interessante costatare che se il 57% sono disoccupati, il cerca di un nuovo o di un secondo lavoro, il 26% dei casi è già occupato e si rivolge ai Cpi per ottenere consulenza quanto a formazione, offerte di stage e tirocini.
“Sono giovani, con un percorso di studi già avviato, che hanno fiducia nei centri per l’impiego, perché ritengono che qui potranno trovare personale specializzato, capace di indicargli la strada per guadagnare opportunità in più nella ricerca di una occupazione di qualità. Vuol dire che, nonostante i tagli alle risorse che abbiamo dovuto subire in questi anni di lavoro, e nonostante ancora il percorso normativo di delega delle funzioni dalle Regioni alle Province non sia stato del tutto completato, le Province hanno saputo investire in uomini, professionalità, tecnologie per rendere i servizi per l’occupazione competitivi, efficienti e all’avanguardia”. Infatti, ancora secondo il rapporto Isfol, chi cerca lavoro preferisce rivolgersi ai centri provinciali (12%) piuttosto che aalle Agenzie private (8%).
“Politiche efficaci per il lavoro e lo sviluppo non sono oggi nemmeno immaginabili, senza una rete di servizi per l’impiego diffusa su tutto il territorio – aggiunge il Presidente della Provincia di Lucca, Andrea Tagliasacchi – per questo chiediamo che strumenti e risorse destinate a questi servizi diventino strutturali”.
Di questo si parlerà domani e dopodomani (21 e 22 febbraio) a Lucca, nel convegno “Welfare e lavoro: la Provincia al centro”, promosso dalla Provincia di Lucca e dall’Upi, cui parteciperanno, tra gli altri Leonardo Domenici, il Ministro del Welfare, Roberto Maroni. La giornalista Lucia Annunziata, che coordinerà una tavola rotonda con i responsabili nazionali lavoro Cesare Damiano (DS) , Tiziano Treu (Margherita), Emerenzio Barbieri (Udc), e Paolo Ferrero (Rc).