Archiviato il voto in 13 su 21 Comuni del territorio, la Provincia di Ferrara andrà alle urne il prossimo 29 settembre per eleggere i nuovi presidente e Consiglio provinciale e nel frattempo rimangono in carica in regime di proroga gli attuali organi, con i rispettivi membri fino alla data delle elezioni.
Lo dice la legge, che stabilisce il rinvio a quella data per le Province tenute al rinnovo elettorale dei propri organi entro i termini dalla proclamazione degli eletti nei Comuni dopo le recenti elezioni dell’8 e 9 giugno.
Essendo le Province riformate dalla legge Delrio (2014) enti elettivi di secondo livello, i cui organi cioè sono composti da sindaci e consiglieri comunali, il legislatore ha messo anche in conto che alcuni di essi possano non essere confermati a seguito delle rispettive elezioni comunali e quindi si è posto il problema dei rappresentanti provinciali nel frattempo cessati dalle loro cariche comunali.
La Provincia di Ferrara è uno di questi casi.
L’esempio principale è dato dalla mancata rielezione per il terzo mandato di sindaco a Mesola di Gianni Michele Padovani, il quale è anche presidente della Provincia estense.
Si potrebbe continuare con Francesco Colaiacovo, Riccardo Bizzarri, Ottavio Curtarello e Maria Dall’Acqua, tutti consiglieri provinciali non rieletti nei rispettivi Comuni.
Per i casi, invece, di Laura Perelli (sindaca uscente di Tresignana) e di Alessandro Amà (consigliere comunale a Copparo), per la proclamazione degli eletti occorrerà attendere gli esiti dei rispettivi ballottaggi.
Come considerare, quindi, questa situazione?
Visto che Ferrara rientra tra le 41 Province in Italia chiamate al voto nel 2024 per rinnovare i rispettivi Consigli giunti a scadenza dopo i due anni di mandato e che sono due (Cremona e Lucca) quelle interessate al rinnovo dei presidenti (4 anni di mandato), la risposta del legislatore è stata, appunto, di uniformare tutte le scadenze in un unico Election Day il 29 settembre e di prorogare gli organi in carica nelle attuali composizioni fino al loro rinnovo.
L’unica variazione alla statistica nazionale delle Province al voto il prossimo fine settembre è che, con Ferrara, diventano tre quelle chiamate al rinnovo del presidente.
La scadenza naturale del mandato quadriennale alla guida della Provincia di Gianni Michele Padovani sarebbe stata nel dicembre 2025 (è infatti succeduto a Nicola Minarelli nel dicembre 2021), ma non essendo stato rieletto a Mesola, potrà beneficiare della proroga stabilita dalla legge fino al 29 settembre.
È questo, in sintesi, l’esito della riflessione che, in sede legale e testi normativi alla mano, gli uffici della Provincia hanno compiuto in questi giorni, in stretto contatto con Upi nazionale e la Prefettura di Ferrara, relativamente alle implicazioni sugli organi provinciali delle recenti elezioni comunali.
Redattore: Ufficio stampa Provincia Ferrara