Le province di Sondrio, Belluno e Verbano-Cusio-Ossola, uniche in Italia interamente montane secondo la legge 56/2014, rinsaldano la collaborazione per affrontare problematiche comuni e valorizzare le opportunità del territorio.
Tra i temi centrali, su cui i tre presidenti Davide Menegola, Roberto Padrin e Alessandro Lana intendono centrare l’azione: la fragilità idrogeologica, la carenza di infrastrutture, le azioni di contrasto allo spopolamento.
In vista delle Olimpiadi invernali, le tre province mirano a presentare un’azione coordinata alle Regioni e al Governo per garantire interventi concreti e sostenere le comunità alpine. Il dialogo, giudicato proficuo, proseguirà con la creazione di un tavolo interprovinciale e interregionale, per dare voce unitaria alle esigenze delle aree montane e promuovere un futuro sostenibile per le Alpi.
Ecco i commenti dei tre Presidenti.
Davide Menegola, presidente della Provincia di Sondrio: “Ringrazio i colleghi Padrin e Lana per questa bellissima visita. Questo incontro, a mio avviso, segna l’inizio di una nuova fase di cooperazione tra le province, mirata a costruire un fronte comune per affrontare le sfide che caratterizzano i territori montani. La condivisione di esperienze e strategie sarà fondamentale per promuovere strategie efficaci per sostenere concretamente lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse locali”.
Roberto Padrin, Presidente della Provincia di Belluno: “Abbiamo analizzato la situazione delle nostre tre province e i rapporti con i rispettivi Governi regionali. Diversi i temi affrontati stamane: dall’utilizzo dei canoni idrici alla gestione dei fondi di confine, esaminandone le diverse modalità di erogazione e impiego. Un incontro molto proficuo dal quale sono emersi diversi spunti per elaborare una sintesi da sottoporre agli enti sovraordinati. Da questo percorso comune, sono certo, emergeranno proposte concrete per riconsiderare il ruolo della montagna e di conseguenza la sua valorizzazione”
Alessandro Lana, presidente della Provincia di Verbano-Cusio-Ossola: “Questo incontro segna l’inizio di un percorso comune. La specificità montana, riconosciuta e normata, deve tornare ad essere argomento di discussione tanto sui tavoli regionali quanto su quelli del Governo centrale. Questa “unione” non può che avere effetti positivi. Stamane abbiamo condiviso problemi e opportunità nel pieno rispetto delle differenze delle nostre tre province. Credo che lavorando insieme si possa dare voce alle nostre istanze di amministratori di montagna”.