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Il progetto “Mobilità Sicura” della Provincia di Brescia

News, Progetti politiche giovanili, Strade e Viabilità    18/03/2025

La partecipazione al bando dell’Unione Province d’Italia è valsa alla Provincia di Brescia un supporto economico di rilievo che si tradurrà in un importante programma di proposte a sfondo educativo e sociale per la prevenzione dgli incidenti stradali.

Entrano nel vivo le iniziative sul campo del Memorial Giorgio Botti, diventato parte integrante dell’ampio progetto di sensibilizzazione ai temi della sicurezza stradale e della guida consapevole, messo a punto dalla Provincia di Brescia, grazie ad un finanziamento di 100 mila euro, accordato da Upi – Unione Province d’Italia – nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Mobilità Sicura”.

Sono, infatti, in programma il 10 e 11 maggio i corsi gratuiti di guida sicura finalizzati a creare nei cittadini, soprattutto i più giovani, una maggiore consapevolezza delle insidie sulle strade. Sei i Comuni coinvolti, uno per ogni area geografica della provincia:

  • Sarezzo per la Valtrompia
  • Bovezzo per l’Hinterland
  • Chiari per la Franciacorta e Sebino
  • Mairano per la Bassa Bresciana
  • Toscolano-Maderno per il Garda e la Valsabbia
  • Breno per la Valle Camonica

L’obiettivo è continuare con la missione intrapresa da anni per contribuire alla riduzione del fenomeno dell’incidentalità stradale, correlato ad assunzione di alcol e droga; potenziare l’informazione sui rischi causati dall’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope o dall’alcol, anche nella guida; aumentare i controlli su strada e potenziare le attività di prevenzione e/o deterrenza del fenomeno.

La possibilità di poter contare sui fondi Upi di “Mobilità Sicura” per perseguire gli obiettivi del “Memorial Giorgio Botti” è frutto del meticoloso lavoro di pianificazione del progetto svolto nel corso delle ultime settimane, che vede in prima fila il Settore Strade e l’associazione Condividere la Strada della Vita con il coinvolgimento della Polizia Provinciale e l’apporto di Giacomo Zobbio, referente tecnico del progetto, già consigliere provinciale, ideatore dell’iniziativa. Va inoltre ricordato come proprio le iniziative del Memorial Botti 2024 dedicate alla figura del “passeggero consapevole” siano state prese come ispirazione proprio da UPI, rendendo la Provincia di Brescia un modello nazionale nel nome di Giorgio, giovane e incolpevole vittima della strada, che ha perso la vita da passeggero di un’auto guidata da un coetaneo.

“Ogni vittima della strada – ha sottolineato il presidente della Provincia, Emanuele Moraschini – è sempre e comunque una vittima di troppo. Abbiamo concluso il 2024 con 57 persone che hanno perso la vita in incidenti sulle strade bresciane. Un lieve calo, rispetto al 2023, anno in cui abbiamo contato 61 vite spezzate irrimediabilmente. Ad oggi siamo a 6 persone morte sulle nostre strade. Ma altri bresciani hanno perso la vita altrove. L’obiettivo di tendere a zero vittime deve rimanere più solido che mai. L’Amministrazione provinciale, attraverso il Settore Strade e la Polizia Provinciale, pone da anni la massima attenzione per contenere tragedie che stravolgono famiglie intere. E ringrazio Giacomo Zobbio che si è reso disponibile a supportare la Provincia a mettere in atto iniziative di sensibilizzazione che diventano uno strumento indispensabile per la comprensione dell’importanza del rispetto del Codice della Strada, ma anche della vita, la propria e quella di chi condivide la strada con noi”.

La Provincia di Brescia è impegnata da tempo per la sicurezza stradale, con interventi infrastrutturali, ma anche di sensibilizzazione alle buone pratiche al volante. Un patrimonio di competenze e sensibilità che certamente ha contribuito alla scelta di Upi di individuare la Provincia di Brescia, insieme ad altre 19 amministrazioni provinciali, assegnandole fondi per proseguire in quest’ampio progetto educativo di elevato valore sociale.

“Ci eravamo posti l’obiettivo di raggiungere questi fondi e siamo fieri di aver avuto successo, conquistarli non era affatto scontato ma sono davvero felice del risultato raggiunto. Dopo che la Provincia di Brescia è diventata modello nazionale nel nome di Giorgio, il modo migliore di onorarne la memoria era presentare un progetto all’altezza. Con orgoglio possiamo dire di esserci riusciti, e questi 100 mila euro sono risorse davvero preziose. Anche perché siamo riusciti a mettere a punto un programma particolarmente articolato il cui spirito è stato immediatamente colto e sposato da molte realtà ed enti del territorio, sia in qualità di attori che di fruitori di questo importante progetto”,

Il progetto Mobilità Sicura si articola in quattro diversi ambiti di iniziative, che verranno proposte nell’arco dei prossimi mesi:

  • corsi gratuiti di guida sicura in diversi Comuni del territorio bresciano per avvicinare questa opportunità ai cittadini il più possibile, con l’obiettivo di formare sui comportamenti da mettere in atto per ridurre al minimo i rischi di incidenti.
  • attività di educazione nelle scuole mediante incontri con personale medico specializzato o educatori competenti in materia di abuso e dipendenza da alcol e droga, con familiari di vittime della strada o con disabili a seguito di incidenti stradali.
  • campagna di sensibilizzazione sul rischio di incidente correlato al consumo di alcool e sostanze stupefacenti.
  • servizi di controllo in strada da parte della Polizia Provinciale.

“Il progetto è vasto perché tocca molteplici aspetti del tema della sicurezza stradale. Il primo ha messo in evidenza Roberto Merli, presidente dell’Associazione Condividere la Strada della Vita-  è la responsabilità dei trasportati, con il concorso proposto nelle scuole e rivolto ai ragazzi per far capire la responsabilità anche di chi è trasportato, il quale deve comprendere quando potersi fidare di altri ed essere consapevole quando mette la vita in mano ad altri. Il progetto è variegato perché vengono toccati anche i neopatentati, grazie al corso di guida sicura per giovani dai 18 ai 25 anni, per dare il messaggio che la strada non deve essere sottovalutata e per dare la possibilità di fare prove con professionisti della strada. Si tratta di materiale che viene dato agli utenti della strada, si tratta di vari argomenti diversi l’uno con l’altro: dal corso di guida sicura come infarinatura della patente presa qualche anno prima, alla responsabilità dell’utente che sale in macchina perché spesso si sottovaluta chi è alla guida, quando è invece fondamentale valutare se il conducente non sia in grado di guidare, perché magari sotto l’effetto di alcool o droghe, e sia necessario avvisarlo e non mettere a repentaglio la propria vita. Anche la polizia provinciale verrà coinvolta svolgendo l’operazione di prevenzione di controllo sulla strada, che non è repressione, ma è salvaguardia dell’incolumità di tutti: anche questo è un bel messaggio dato all’utente della strada.”

 

Tutte le informazioni saranno pubblicate sul sito del Memorial Botti all’indirizzo: bit.ly/memorial-giorgio-botti



Redattore: Ufficio stampa Provincia Brescia
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