“Apprendiamo dalle Agenzie di stampa che il candidato Premier Berlusconi questa sera a Porta a Porta darà i numeri: continuare a sostenere che abolendo le Province si risparmierebbero più di 10 miliardi di euro è pura demagogia e dimostra una assoluta mancanza di conoscenza della finanza pubblica.
Se vogliamo davvero fare conoscere ai cittadini come è ripartita la spesa pubblica, allora dobbiamo ricordare che quella dello Stato ammonta a 443 miliardi di euro, delle Regioni a 160 miliardi di euro, dei Comuni a 66 miliardi di euro, delle Province a 13 miliardi di euro. A queste somme si aggiungono 37 miliardi di euro che spendono tutti gli altri enti pubblici nazionali.
E che questi famigerati 10 – 13 miliardi di euro di cui il candidato premier non fa che parlare, altro non sono che le risorse che le Province investono per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e per l’abbattimento delle barriere architettoniche; per gli investimenti sulle strade provinciali; per la gestione delle scuole secondarie superiori e dei centri di formazione professionale; per le politiche per il lavoro; per gli investimenti per l’ambiente e per gli interventi di valorizzazione dei beni culturali e di promozione del turismo e dell’agricoltura. Senza considerare le risorse che le Province impegnano sui temi dell’innovazione tecnologica, dell’informatizzazione della Pa e per la diffusione della banda larga sui territori.
Il candidato premier avrebbe il dovere di dire ai cittadini cosa ritiene inutile e da tagliare di tutto questo.
Resta poi da spiegare al Paese che fine farebbero i 60.000 dipendenti delle Province, o come può pensare che sia possibile spostare 60.000 persone dai capoluoghi di Provincia agli 8000 comuni o al capoluogo regionale.
Finiti i fuochi di artificio della campagna elettorale, sono convinto che le numerose opinioni diverse, presenti nella coalizione del centro destra, sapranno fare riportare alla saggezza il candidato premier”.