Il Decreto Anticrisi approvato dalla Camera dei Deputati contiene alcune norme che per le Province sono inaccettabili.
E’ quanto scrive il Presidente dell’Upi Fabio Melilli in una lettera inviata oggi ai Ministri Tremonti, Maroni e Calderoli e al Sottosegretario Letta, chiedendo al Governo di “intervenire per rettificare questi errori ed evitare le gravi ripercussioni economiche che altrimenti si verificheranno nei bilanci delle Province”.
Nella lettera il Presidente dell’Upi fa riferimento in particolare all’articolo 2-ter del Decreto, che consente ai soli Comuni la possibilità di utilizzare le risorse giacenti nelle casse degli enti e spendibili nell’immediato per investimenti programmati e avviati, escludendole dal saldo utile 2009.
“Desidero ricordare – prosegue Melilli – che questa richiesta è stata avanzata dall’Upi da mesi, sia in sede tecnica che in sede politica, ma ci è sempre stato risposto che questa strada era impraticabile, perché necessitava di copertura finanziaria. Se dunque ora la copertura finanziaria è stata individuata, desta molto stupore verificare che tale opzione è stata definita per i soli Comuni e non anche per le Province, così come ci si sarebbe aspettati, poiché, ricordo, anche le Province concorrono al risanamento della finanza pubblica attraverso il patto di stabilità interno e sottostanno alle medesime regole contabili dei Comuni”.
“Inoltre – aggiunge il Presidente dell’Upi Melilli – il Decreto approvato riduce l’Imposta Provinciale di Trascrizione, unica imposta propria delle Province, intervenendo in maniera unilaterale su risorse proprie degli enti locali, senza che su ciò ci sia stato il benché minimo confronto con le Province. Ciò è tanto più grave se si considera che tutto il settore automobilistico, che risente come altri ambiti, della grave crisi economica, registra una forte flessione e con esso anche le entrate provinciali collegate, ovvero IPT ed RcAuto: per fare un esempio in Piemonte e Liguria le immatricolazioni nel 2008 sono calate del 16%, e nel solo Piemonte le Province registreranno un calo delle entrate pari a circa 40 milioni di euro”.
Roma, 19 gennaio 2009
In allegato la lettera del Presidente dell’Upi inviata ai Ministri