“La manovra anticrisi in discussione alla Camera non solo non libera nell’immediato le risorse necessarie alle imprese per resistere all’emergenza, ma non aiuta il Paese ad uscire dalla recessione perché porta una paralisi totale degli investimenti degli Enti locali”.
A lanciare l’allarme è il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, sottolineando come “nel decreto in discussione alla Camera si prevede lo svincolo dei pagamenti per i Ministeri, ma non per gli Enti locali, trascurando che proprio dagli Enti locali dipende quasi l’80% degli investimenti in infrastrutture e opere pubbliche del Paese.
Regioni, Province e Comuni, insieme alle imprese e al Parlamento- spiega Melilli – stanno chiedendo da tempo al Governo di liberare le risorse per gli stati di avanzamento dei lavori, che solo per le Province ammontano a 5 miliardi di euro.
Il decreto legge anticrisi non va assolutamente in questa direzione, anzi – aggiunge il Presidente – compromette anche gli investimenti futuri, perché introduce una norma che di fatto pone la responsabilità disciplinare in capo ai funzionari degli Enti locali, obbligandoli a non impegnare in bilancio risorse per investimenti, senza la certezza di potere assolvere al pagamento.
Un provvedimento che, considerati i vincoli ai bilanci di Province e Comuni, porterà di certo alla totale paralisi delle spese per gli investimenti.
Chiediamo al Governo di intervenire quanto prima a modificare questa norma, perché pone in serio pericolo tutto il sistema delle economie locali, quello cioè che, fino ad oggi, ha di fatto assicurato al Paese di resistere di fronte ad una crisi così grave e che avrebbe bisogno, come denunciamo ormai da mesi, di un forte rilancio degli investimenti sul territorio.
La drammatica situazione economica del Paese – conclude Melilli – impone al Governo di rimettersi a lavorare, con spirito di collaborazione, con Province e Comuni, per riscrivere complessivamente le norme del patto di stabilità“.
Redattore: Barbara Perluigi