Sono in corso di convocazione i colloqui per i 133 primi classificati nel bando di sostegno economico alle famiglie della Provincia di Pistoia. Le domande ammissibili sono state 879, ma i finanziamenti sono disponibili per i primi 133 (la graduatoria provvisoria è affissa all’albo pretorio della Provincia in piazza S. Leone e consultabile sul sito internet dell’ente www.provincia.pistoia.it cliccando su”unità di crisi’).
Con i colloqui avverrà la sottoscrizione del”contratto sociale’ e l’erogazione del contributo che verrà concesso, tra l’altro, soltanto dopo la verifica delle dichiarazioni rilasciate. Al termine dei colloqui la graduatoria sarà dunque definitiva.
L’esperienza legata all’erogazione di questi fondi (con il bando compreso nelle musure anticrisi della Provincia”Fondo per solidarietà contro la crisi – Anno 2009 – Misura 3 – Interventi una tantum per sostenere economicamente le famiglie e/o garantire il diritto allo studio dei loro figli/e’) dà lo spunto ad alcune riflessioni.
Il bando era finanziato con 200.000 euro della Provincia e della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, destinati a interventi di sostegno economico alle famiglie per rispondere ai bisogni della”zona grigia’ in cui molti si trovano per la differenza temporale tra le entrate e le uscite del bilancio familiare.
Il sostegno economico equivale ad un contributo massimo di € 500 mensili per un massimo di tre mesi, da rendicontare con adeguata documentazione comprovante le spese sostenute, che sarà abbinato ad un percorso sociale, concordato con i beneficiari.
“Il lavoro che l’ufficio politiche della Provincia ha svolto in questa occasione è stato molto complesso – dice l’assessore provinciale alle politiche sociali Michele Parronchi – non solo quantitativamente, ben 879 le domande presentate, ma anche qualitativamente. Infatti le domande sono state accompagnate da incontri singoli con operatori qualificati per aiutare i cittadini nella presentazione della documentazione richiesta: incontri che hanno avuto anche un grande risvolto umano. Questo ha offerto all’ente uno spaccato reale del bisogno dei cittadini che è veramente forte e che riguarda anche una fascia che, tradizionalmente, si riteneva al riparo dai bisogni, un ceto medio che finora aveva una certa sua sicurezza. Mi preme sottolineare inoltre che le richieste sono pervenute nel 61% dei casi da cittadini italiani e nel restante 39% da cittadini di provenienza straniera. L’impegno dell’ente, oltre a erogare il contributo agli aventi diritto, è quello di trovarne altri per poter soddisfare ulteriormente la graduatoria. In questa logica – conclude l’assessore Parronchi – stiamo lavorando in modo concordato con l’Assessorato al lavoro e i Centri impiego, per valutare insieme le possibilità e le opportunità da poter utilizzare al fine di rispondere con attenzione e efficacia ai bisogni dei cittadini”.
Redattore: Ufficio Stampa Provincia di Pistoia