Claim è una parola inglese che significa chiedere, reclamare, pretendere. L’acronimo C.LA.IM. è stato scelto per dare il senso del progetto “Cittadini Lavoratori Immigrati” il cui obiettivo è dare piena cittadinanza alle persone provenienti da altri Paesi e che, per scelta o per necessità, vivono in Italia. La genesi del progetto C.L.A.IM. (che è stato finanziato dal Ministero dell’Interno – Ufficio territoriale del Governo) è presto delineata: assicurare agli immigrati istruzione, lavoro e sanità attraverso la cooperazione di istituzioni (l’Ufficio del Lavoro, Servizi comunali Socio sanitari, facoltà di Scienze della formazione e CeDoc dell’Università, Azienda USL 3, Camera di Commercio) aventi come ente capofila la Provincia regionale di Catania, che è anche il maggiore cofinanzitore del progetto, apportando una parte consistente di denaro.
C.L.A.I.M, avviato dall’Amministrazione Castiglione giusto un anno fa, è adesso giunto alla terza tappa: l’inserimento di 100 immigrati presso aziende pubbliche e private, sotto forma di tirocinio lavorativo. Proprio per perfezionare questa fase del progetto, si è tenuta una riunione nella sede della Provincia, presenti il presidente Giuseppe Castiglione, l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Francesco Ciancitto e l’assessore alle Politiche sociali, Pippo Pagano. Sono inoltre intervenuti i legali delegati in rappresentanza del Comune di Catania e dalla Camera di Commercio, l’Università di Catania (nella persona di Orazio Licciardello, ordinario di psicologia sociale), l’Azienda sanitaria provinciale (direttore generale Giuseppe Calaciura) e l’Ufficio provinciale del Lavoro (direttore Domenico Palermo).
“Da oggi inizieranno i tirocini formativi di tre mesi per 100 lavoratori che saranno retribuiti con borse lavoro di 1.000 euro mensili finanziate dal Ministero dell’Interno. I lavoratori, durante il loro tirocinio, saranno assistiti da un tutor interno od esterno. Sono ben 226 le aziende che hanno dato la loro disponibilità e 266 i lavoratori immigrati che hanno chiesto di poter accedere a questi tirocini”. Così ha dichiarato l’assessore Cinacitto, mentre l’assessore Pagano ha aggiunto: “La speranza dell’Amministrazione provinciale è che al tirocinio segua l’assunzione. Tutti i lavoratori che faranno esperienza in azienda riceveranno l’attestazione di una qualifica professionale, che è legalmente riconosciuta”.
“L’alto numero di disponibilità di aziende e di richieste dei lavoratori farà sì che probabilmente sarà attuato un secondo progetto” – ha affermato il dott. Palermo, precisando che i profili professionali individuati sono 58 (alcuni anche di alta qualificazione, come quella di un ingegnere idraulico) e soprattutto riguardanti i settori sociosanitario (badanti), meccanica, informatica, agricoltura.