Lunedì e martedì prossimo si svolgerà a Bruxelles una conferenza sul futuro della Politica Agricola Comune dopo il 2013. Circa 600 delegati in provenienza da tutti i paesi dell’Unione europea si riuniranno per discutere i risultati della consultazione pubblica lanciata dalla Commissione in aprile e trarre alcune conclusioni. Le quattro domande fondamentali della consultazione erano: “Perché abbiamo bisogno della PAC? Cosa si aspettano i cittadini dall’agricoltura? Perché riformare la PAC? Di quali strumenti abbiamo bisogno per la PAC di domani?” Gli scambi che emergeranno dalla conferenza costituiranno un’utile piattaforma di discussione prima che la Commissione rediga una Comunicazione sul futuro della PAC che sarà pubblicata nel novembre 2010. In contemporanea alla conferenza, nel centro di Bruxelles (Place St. Catherine) si svolgerà una fiera che permetterà di presentare al grande pubblico i prodotti agricoli europei di qualità in tutta la loro diversità. Tutti gli Stati membri avranno uno stand in cui offriranno al pubblico i loro prodotti tipici. In una dichiarazione precedente alla conferenza, il commissario all’agricoltura e allo sviluppo rurale, Dacian Cioloș, ha sottolineato l’enorme successo riscosso dalla consultazione pubblica, con 6 000 risposte in linea pervenute in due mesi, oltre alle posizioni espresse da un’ottantina di think tanks e da 93 organizzazioni non governative. “Questo dimostra il grande interesse della gente per la PAC. Le risposte indicano che la nostra politica non riguarda “solo” la produzione agroalimentare, ma anche la fornitura di beni pubblici più vasti”, ha affermato il commissario. “Sono molto entusiasta dell’evento di domenica e lunedì a Place St. Catherine. Sarà una festa della diversità dei prodotti europei aperta a tutti e la conferma di una mia forte convinzione: la PAC non è fatta solo per gli agricoltori, ma per tutti i cittadini europei, contribuenti e consumatori.” La consultazione pubblica – Le vostre idee contano Dal 12 aprile all’11 giugno la Commissione ha tenuto una consultazione pubblica sul futuro della politica agricola comune, in cui si invitava il pubblico rispondere a quattro domande fondamentali. In questi due mesi sono pervenuti più di 5 800 contributi da parte del grande pubblico, oltre a quelli di 93 parti interessate e 80 think tanks. Dalla Germania e dalla Polonia sono arrivate oltre 1000 risposte e oltre un centinaio da paesi come la Francia, la Lettonia, l’Austria, la Spagna, il Belgio, il Regno Unito e l’Irlanda. Lunedì sarà presentata alla conferenza una sintesi dei contributi. In sostanza, la tendenza principale delle risposte si può così riassumere: 2 Perché abbiamo bisogno della politica agricola comune? Per garantire l’approvvigionamento alimentare, certo, ma non solo. Molti cittadini, molte ONG e molti think tanks hanno sottolineato l’importanza di garantire pari condizioni di concorrenza tra agricoltori, industria agroalimentare e settore della distribuzione. Un’altra forte preoccupazione espressa è la tutela della diversità dei prodotti agricoli in tutto il territorio dell’Unione. Cosa si aspettano i cittadini dell’agricoltura? Che offra cibi sicuri a prezzi abbordabili, che faccia un uso sostenibile dei suoli e che preservi la vitalità delle comunità rurali: queste le principali risposte e aspettative emerse. Perché riformare la PAC? Per combattere la volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari e garantire un tenore di vita decoroso agli agricoltori europei, per contribuire a raccogliere la sfida dell’alimentazione nel mondo, per dotarci degli strumenti necessari per affrontare meglio i problemi dell’ambiente, della qualità e della sicurezza alimentare, per migliorare la competitività dell’agricoltura e infine per conservare la ricchezza dei paesaggi naturali che costituiscono il nostro patrimonio comune. Di quali strumenti abbiamo bisogno per la PAC di domani? Esiste un consenso sulla necessità di sviluppare ulteriormente i meccanismi che già abbiamo. Da parte di alcuni si preme perché gli agricoltori siano ricompensati per la fornitura di “beni pubblici”, legati in particolare alla protezione e alla preservazione dell’ambiente. La conferenza del 19-20 luglio 2010 – La PAC dopo il 2013 La conferenza di due giorni inizierà con la presentazione di una sintesi dei contributi alla consultazione pubblica e di informazioni su un nuovo studio di Eurobarometro su come i cittadini percepiscono la PAC. Seguirà quindi un panel di discussione di esperti nelle varie tematiche sollevate. Lunedì pomeriggio sarà dedicato a riunioni di vari gruppi di lavoro sulla sicurezza alimentare, sul futuro della società rurale, sull’ambiente e la fornitura di beni pubblici da parte dell’agricoltura, sulla qualità, sulla diversità e sulla salute. La sessione di martedì mattina, presieduta dal direttore generale della DG AGRI Jean-Luc Demarty, sarà dedicata all’analisi delle idee emerse dai workshop dei gruppi di lavoro. Si terranno poi altri workshop sul mantenimento della capacità di produzione alimentare, sulla preservazione della diversità della società rurale, sulla garanzia della fornitura di beni pubblici da parte dell’agricoltura, sulla promozione della qualità e della diversità dei prodotti agroalimentari. Nel pomeriggio di martedì si trarranno quindi le conclusioni dei vari dibattiti. Per ulteriori informazioni – Per maggiori dettagli: – http://ec.europa.eu/agriculture/cap-post-2013/conference/index_en.htm – http://ec.europa.eu/agriculture/events/flavour-for-life/index_en.htm – La conferenza sarà trasmessa in diretta online al seguente indirizzo: http://webcast.ec.europa.eu/ – Il commissario Ciolos terrà un incontro con la stampa nell’edificio Charlemagne alla fine della conferenza (dopo le 17.30) – I giornalisti accreditati avranno accesso alla conferenza, ma non sono garantiti posti a sedere nella sala principale 3 Fiera “Flavour for Life”– La festa della diversità dell’agricoltura europea Domenica mattina alle 11 il sindaco del comune di Bruxelles, Freddy Thielemans, raggiungerà il commissario Ciolos e la ministra belga dell’agricoltura, Sabine Laruelle, per inaugurare la fiera “Flavour for Life” sulla Place St. Catherine. Saranno presenti stand di specialità alimentari di tutti gli Stati membri, con un programma di animazione culturale che comprende ad es. una degustazione di olio d’oliva spagnolo, balli di gruppi folcloristici, una cantante di fado portoghese e altri gruppi musicali. La fiera si chiuderà lunedì sera con un ricevimento per i delegati della conferenza e la cerimonia di premiazione del recente concorso per la creazione del logo biologico dell’UE in vigore dal 1° luglio 2010.
Redattore: Redazione