“Non abbiamo osteggiato, per senso di responsabilità, una manovra che, lo ribadiamo, ancora una volta taglia risorse ai servizi per i cittadini. Ma questa deve essere l’ultima volta che Regioni, Province e Comuni sono escluse dal processo di definizione degli obiettivi finanziari del Paese. Appena approvata la manovra, chiediamo si istituisca la Conferenza Permanente per la finanza pubblica”. Lo ha detto il Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione, chiudendo i lavori del Consiglio Direttivo dell’Upi a Genova, al termine dei quali gli amministratori provinciali hanno votato all’unanimità un ordine del giorno sulla manovra economica.
Nell’Ordine del Giorno, nonostante le modifiche migliorative apportate dal Governo dopo l’incontro con gli Enti locali, con l’eliminazione dei tagli al fondo di riequilibrio che rischiava di fermare il processo di attuazione del federalismo fiscale, si ribadisce il giudizio negativo delle Province sulla manovra economica.
Il Consiglio direttivo dell’Upi avanza poi proposte decise, chiedendo:
1. Di avviare un tavolo di confronto che consenta di rivedere gli obiettivi del patto di stabilità interna per le Province per gli anni 2013/2014
2. Di consentire lo sblocco di parte dei residui passivi in conto capitale su specifici e delicati settori di intervento quali strade, scuole e interventi manutentivi a tutela del dissesto idrogeologico;
3. Di liberare gli avanzi di amministrazione per abbattere il debito, con penali a carico dello Stato;
4. Di aprire immediatamente il tavolo per l’applicazione concreta degli indicatori di virtuosità, secondo quanto previsto dalla manovra economica.
In allegato, l’odine del gionro sulla manovra e l’ordine del giorno sulle riforme istituzionali, approvati all’unanimità dal Consiglio Direttivo
Redattore: Redazione