Si riuniranno mercoledì prossimo a Roma, convocati dal Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione, i Presidenti delle Province sotto i 300.000 abitanti e i 3000 chilometri quadrati, interessati dalla manovra del 13 agosto che ne prevede la soppressione.
“Definiremo insieme una strategia unitaria per contrastare questa manovra che, intervenendo in maniera del tutto improvvisata sul quadro istituzionale del Paese, non ha fatto altro che gettare nel caos le comunità”. La riunione con i Presidenti delle Province si terrà mercoledì 24 agosto, alle ore 15,00 nella Sala della Presidenza dell’Upi (Piazza Cardelli 4 – Roma), e seguirà gli incontri già previsti in mattinata tra i vertici dell’Upi, nei quali, accanto ai risvolti istituzionali, sarà analizzato anche l’impatto economico della manovra sui bilanci delle Province. “Accanto all’emergenza dettata dal tentativo di cancellare le Province con un decreto legge, che contrasteremo in ogni modo – sottolinea Castiglione – c’è infatti la gravità di una manovra che interviene di nuovo, per la terza volta nel giro di un mese, su Province e Comuni, tagliando risorse destinate ai servizi per i cittadini. I nostri bilanci sono ridotti all’osso: negli ultimi tre anni le entrate e le spese sono diminuite di oltre l’11%, con un taglio di oltre 1,5 miliardi. Sono state tagliate le spese per la politica, con il taglio del 20% dei compensi degli amministratori provinciali e la riduzione di giunte e consigli; abbiamo ridotto dell’80% le spese per le missioni, per la comunicazione e l’informazione, per la realizzazione di eventi sui territori; abbiamo ridotto dell’11% anche le spese per il personale. Non c’è rimasto più nulla da tagliare: tutti gli interventi che si faranno andranno necessariamente ad incidere sui diritti dei cittadini, dal trasporto pubblico locale alla sicurezza delle strade, dalla difesa dell’ambiente ai servizi per l’impiego”.