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SCUOLA: L’ALLARME DELLE PROVINCE

Castiglione “Investimenti subito o saremo costretti a chiudere. Pronti a consegnare perizie al Governo. ”

Scuola Formazione Lavoro    20/09/2011

“I 5000 edifici scolastici delle Province hanno bisogno di interventi immediati. Non possiamo permetterci di mettere a rischio la salute di 2 milioni e mezzo di ragazzi che hanno il diritto di studiare in aule sicure, accoglienti, moderne e dotate di laboratori e strumenti che permettano loro di acquisire le competenze necessarie per competere con il resto d’Europa. Noi per primi abbiamo lanciato l’allarme sulla condizione delle scuole in Italia e se non avremo risposte saremo costretti a chiudere quelle non a norma. Se si continuerà ad ignorare le nostre richieste e le proposte che abbiamo presentato per rilanciare gli investimenti, raccoglieremo tutte le perizie che ci verranno consegnate dagli organi di controllo e le consegneremo al Governo”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, commentando le rilevazioni di Cittadinanzattiva sulla situazione delle scuole italiane. “Tra il 2005 e il 2009 – ricorda Castiglione –  le Province hanno investito risorse per l’edilizia scolastica per oltre 7 miliardi di euro. Il 60% è stato destinato agli adeguamenti di legge per la sicurezza scolastica;   il 25% circa per interventi edilizi, con nuovi edifici, ristrutturazioni, ampliamenti; il 15% circa è stato usato per l’efficientamento energetico e la diffusione del WI-FI nelle scuole. A confronto, nello stesso periodo il Governo ha destinato per questi obiettivi davvero poco, solo 522 milioni di euro. Ma la cosa più importante è che ci sono fermi circa 773 milioni di euro per l’adeguamento e la ristrutturazione del patrimonio scolastico statale messe a disposizione attraverso la riprogrammazione dei fondi FAS, che non sono stati ancora erogati a Comuni e Province.  Su questo tema abbiamo fatto al Governo precise richieste : un Piano finanziario triennale (2012-2014) per  Province e Comuni di almeno 3 mld di euro che garantisca la certezza delle risorse da investire nei territori per l’ammodernamento e la messa in sicurezza delle scuole; l’esclusione dal patto di stabilità delle spese per la messa a norma e in sicurezza delle scuole  e la defiscalizzazione degli interventi di edilizia scolastica in modo da permettere con le stesse risorse di finanziare un maggior numero di interventi. Sono temi troppo cruciali –  conclude Castiglione –  su cui davvero non si può più attendere”.



Redattore: Barbara Perluigi
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