“Le entrate correnti delle Province sono rappresentate in gran parte dai trasferimenti regionali. Questo è accaduto perché le Regioni hanno riconosciuto nelle Province le istituzioni più efficaci presso cui allocare al meglio i fondi perché siano spese al meglio, grazie alla maggiore conoscenza del territorio delle Province. Il decreto che introduce la riforma delle Province annulla questo percorso virtuoso” . Lo ha detto il Prof Roberto Zucchetti, presentando oggi all’Assemblea Upi la ricerca curata dalla Università Bocconi “Una proposta per il riassetto delle Province, che analizza i bilanci delle Province e ne verifica l’efficienza. “ Se guardiamo alla spesa delle Province – ha detto – dai dati del Siope, dell’Istat e dai rendiconti di bilancio del Ministero dell’Interno appare evidente che , dal 2007 al 2010 queste istituzioni hanno contribuito notevolmente alla riduzione della spesa complessiva” . Analizzando poi le spese di tutte le istituzioni locali la Bocconi certifica, nel totale della spesa corrente, quella delle Province rappresenta il 4,5%, contro il 72,7% delle Regioni e il 22,8% dei Comuni. “Suona un filo strano- ha commentato il Prof. Zucchetti –che ci si concentri sulla parte più piccola e che non ci si occupi della fetta maggiore”. Parlando dei costi della politica, che Zucchetti ha chiamato “costi della democrazia, perché dal punto di vista puramente scientifico è un termine che troviamo più consono”, la Bocconi ha attestato che, sommando anche voci collaterali (come spese per consultazioni elettorali), in tutto queste rappresentano l’1,4% dei bilanci delle Provnce. “Quindi – ha detto – con questa riforma si incide su una parte piccolissima, di una parte piccolissima complessiva”. Analizzando i bilanci e le spese per le funzioni, Zucchetti ha sostenuto che le “province svolgono funzioni essenziali. Se si cancellano le Province si aboliscono i servizi, non i costi della politica”. Quanto al passaggio delle funzioni ai Comuni, la ricerca Bocconi ha evidenziato come “rispetto ai dati di bilancio, l’efficienza dei Comuni è inferiore rispetto a quella delle Province. Quindi spostando i servizi dalle Province ai Comuni diminuisce l’efficienza dei servizi e aumentano i costi.
Redattore: Barbara Perluigi