“Con i tagli ai Bilanci di Regioni, Province e Comuni, i vincoli sempre più stretti imposti dal patto di stabilita, e da ultimo, con il ritorno alla Tesoreria Unica, vi chiedo: ma di quale federalismo fiscale parliamo?”. Lo ha detto il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione intervenendo oggi alla Commissione Bicamerale sul federalismo fiscale, nella riunione del Comitato dei 12, chiamato a fare il punto sullo stato di attuazione dalla Legge 42.
“Ha senso continuare a parlare di federalismo fiscale, autonomia e responsabilita’, dopo i drammatici tagli operati alle casse degli enti locali con le ultime manovre? Tra tagli ai trasferimenti e inasprimento del Patto, Regioni, Province e Comuni vedranno ridotti i loro bilanci di -7,3 miliardi per il 2011, di -19,5 miliardi per il 2012 e di quasi -20 miliardi per il 2013. Il fondo sperimentale di riequilibrio e’ stato sostanzialmente azzerato e l’autonomia finanziaria di Province e Comuni e’ praticamente nulla. Se a questo aggiungiamo la norma del decreto liberalizzazioni che reintroduce la Tesoreria Unica, che impedisce a Regioni, Province e Comuni di gestire le proprie risorse e riaccentra tutto nello Stato centrale, e’ davvero difficile pensare che il federalismo sia ancora un obiettivo che Governo e Parlamento vogliono perseguire”. Il Presidente Castiglione ha poi ribadito la necessita’ di dare il via, da subito, ai lavori della Conferenza permanente per la finanza pubblica, costituita formalmente solo da pochi giorni, ma ancora mai insediata, e ha chiesto alla Commissione di aprire un confronto serrato in Parlamento e con il Governo sulle criticita’ evidenti “perche’ si possa davvero andare avanti nell’attuazione del federalismo fiscale. Tutti abbiamo scommesso su questo percorso perche’ tutti lo riteniamo indispensabile”.
In allegato, il documento consegnato alla Commissione sullo stato di attuazione del federalismo fiscale.
Redattore: Barbara Perluigi- Luisa Gottardi