“Condividiamo la scelta dell’Ance di inviare i decreti ingiuntivi agli Enti locali per ottenere i pagamenti dalla Pubblica Amministrazione, perche’ la situazione e’ drammatica. Ma deve essere chiaro che quando i giudici imporranno i pagamenti, salteranno i patti di stabilita’ di gran parte di Province e Comuni. Non e’ più tempo di attendere, bisogna intervenire subito per risolvere l’emergenza delle imprese che falliscono di cui noi, province ed enti locali, non vogliamo essere complici”. Lo ha detto il Vice presidente dell’Upi, Antonio Saitta, intervenendo al Dday dell’Ance a Roma. “Noi abbiamo progetti pronti e risorse ferme, 3 miliardi per il 2012: le imprese in questo momento stanno facendo da cassa per lo Stato e questo non accettabili. Non si illuda il Governo – ha poi sottolineato Saitta – che la ripresa possa partire aprendo alle grande opere. Il problema, la sofferenza vera, e’ nelle piccole imprese, quelle su cui le Province potrebbero intervenire immediatamente, con tanti piccoli e medi investimenti su strade, scuole, contrasto al dissesto paesaggistico. Abbiamo progetti fermi nei cassetti e soldi fermi in cassa, negli ultimi quattro anni siamo stati costretti a ridurre i nostri investimenti del 50%. E’ il momento di agire e trovare una soluzione a livello nazionale ed europeo al blocco del patto di stabilita’”.