“Sulla riforma delle Province sono ore decisive: facciamo appello al Governo Monti, perché prosegua nella strada avviata del confronto con l’Upi, e presenti una proposta organica, completa, che consenta non solo di ridurre le Province, ma di semplificare l’amministrazione territoriale, istituendo le Città metropolitane, assegnando funzioni certe di area vasta alle Province, tagliando gli enti e le agenzie strumentali delle Regioni, e razionalizzando la presenza dello stato nei territori. Non possiamo accettare che su questo tema ci siano veti da parte delle Regioni”. Lo ha detto il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, concludendo i lavori dell’Assemblea Nazionale delle Province a Roma. “Noi abbiamo fatto una scelta di serietà, prendendoci carico per quello che ci riguardava, di contribuire a riformare le autonomie locali. Abbiamo presentato una proposta seria, che, con estremo coraggio, è stata accolta da tutti, anche dalle Province che verranno accorpate. Non le Regioni non hanno accettato la sfida dell’autoriforma, ma anzi, proprio dalle Regioni arrivano in queste ore pressioni per fermare la proposta dell’Upi, che invece con il Governo ha iniziato un percorso decisivo. Facciamo appello al Governo Monti, e anche ai partiti politici che hanno sostenuto la nostra proposta, a non interrompere questo percorso ora, a portare a termine una riforma così importante, a bloccare le tentazioni di chi vuole l’affermarsi di un neocentralismo regionale. Altrimenti, se si sceglierà di procedere per strappi, presentando la solita riforma inattuabile, non potremo fare altro che promuovere nuovamente ricorso alla Corte Costituzionale contro i provvedimenti che saranno presentati”.
“In queste ore sta emergendo con chiarezza quali sono i soggetti che vogliono impedire il progetto di riforma dell’amministrazione locale del Paese. Sono le Regioni che, senza avere mai aperto un confronto franco con l’Upi, stanno in queste ore intervenendo sul Governo per bloccare la nostra proposta di autoriforma”. Lo dichiara il Vice Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, rilevando come “oggi abbiamo appreso dal Ministro Cancellieri che le Regioni hanno chiesto incontri al Governo per parlare della riforma delle Province. Sarebbe stato corretto che avessero invece aperto un confronto per un progetto di autoriforma delle Regioni stesse, anziché tentare di bloccare il nostro percorso di semplificazione istituzionale, che, ci rendiamo perfettamente conto, mette profondamente in discussione anche i 3.279 enti strumentali che le Regioni hanno in questi anni costituito e che evidentemente non hanno alcuna intenzione di chiudere. I poteri regionali sui territori. Quello che ci appare chiaro è che le Regioni sono interessate a svuotare le Province, per costituire ancora nuovi enti e agenzie”.
Redattore: Barbara Perluigi