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Dl enti locali: audizione commissioni riunite Camera

Rosati, Upi “Impossibile investire, sviluppo bloccato” 

Audizioni, Istituzioni e Riforme    18/10/2012

“Una politica che continua a tagliare risorse ai bilanci delle Province non comprende l’impatto che il dissesto di questi Enti avrà sui bilanci dello Stato e sul crollo dell’economia locale, che si regge sugli investimenti delle amministrazioni provinciali”. Lo ha detto il Coordinatore degli Assessori al Bilancio dell’Upi, Antonio Rosati, intervenendo oggi in Audizione alle Commissioni Riunite della Camera dei Deputati sul decreto enti locali varato dal Governo.

“Vi chiediamo di intervenire – ha detto Rosati rivolto ai deputati – introducendo modifiche al decreto che alleggeriscano i tagli alle Province e consentano ai territori di riprendere a crescere. Negli ultimi tre anni – ha ricordato – a causa dei tagli imposti alle Province, la nostra possibilità di  promuovere investimenti e di liberare risorse per le imprese locali è passata dal 60% al 43%. Dopo questa manovra sarà pari a zero.  Non ha senso che il Governo continui a inserire norme sul pagamento a 30 giorni delle imprese, quando riduce i nostri bilanci alla impossibilità di operare, mandandoci al dissesto. Con 500 milioni di euro di taglio nel 2012 e 1 miliardo e 200 milioni nel 2013 ci è del tutto impedito di promuovere investimenti, e questo non solo blocca lo sviluppo, ma rischia  di portare allo sforamento del patto di stabilità un intero comparto di governo locale, e non per cattiva gestione del singolo ente, ma per un carico di riduzione di risorse sproporzionato.

Per questo – ha ribadito Rosati – vi chiediamo di intervenire in occasione della conversione del decreto, riducendo i tagli del 2012 da 500 milioni a 400 milioni e consentendoci di utilizzare senza vincoli i 100 milioni assegnati per l’abbattimento del debito dalla spending review, per consentire alle Province di potere continuare ad operare. Se andremo al dissesto le responsabilità, anche di fronte all’Unione Europea, saranno del Governo”. 

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Redattore: Redazione Upi
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