“Facciamo partire da Cagliari, oggi, una proposta condivisa di riforma e di riordino delle Province sarde, dimostrando una capacità innovativa e una grande coesione istituzionale, e chiediamo alla Regione di assumersi le sue responsabilità a tradurre questa proposta in una legge regionale. Chiediamo quindi alla Regione Sardegna di aprire un tavolo di lavoro con le Province per definire la proposta di legge che consenta alla Sardegna di uscire dal caos e consegni ai cittadini una amministrazione più moderna ed efficace. In questo tavolo di lavoro, lontano dagli slogan della demagogia, si può parlare di accorpamenti di Province, a partire dalle 4 Province storiche per ridisegnare in modo innovativo gli enti di area vasta della Sardegna”. Lo dichiara il Vice Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, a conclusione dell’Assemblea delle Province della Sardegna che si è svolta oggi a Cagliari, nella quale i Presidenti e i Consigli delle Province hanno approvato una proposta di riordino coerente con quanto disposto dal Governo nazionale. “La Sardegna – ha detto Saitta – può essere un vero e proprio laboratorio, può rappresentare il primo gradino di una riforma istituzionale che può essere esportata anche nelle altre Regioni a statuto speciale: ma c’è bisogno di abbandonare la demagogia e di tornare ad assumersi, tutti insieme, il coraggio delle scelte per il bene delle comunità. Le Province sono dunque pronte a fare la loro parte, riordinando il territorio intorno alle 4 amministrazioni storiche, ma chiedono alla Regione l’impegno a cancellare tutte le società, gli enti, i consorzi e a delegare a Comuni e Province le funzioni che oggi esercitano. Vogliamo delle Province con funzioni chiare, che lascino ai Comuni, singoli o associati, la gestione delle funzioni di prossimità, e gestiscano in modo autorevole e con una legittimazione democratica quelle funzioni di area vasta necessarie per uno sviluppo ordinato di tutto il territorio. Con chiare funzioni e con le dimensioni adeguate chiederemo al Parlamento di restituire una piena legittimazione democratica alle Province, prevedendo l’elezione diretta da parte dei cittadini dei loro organi di governo” .
Redattore: Barbara Perluigi - Gaetano Palombelli