C’erano le cinque Province delle Marche e quella di Perugia, ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Fabriano, per firmare il documento proposto dai rappresentanti dei lavoratori della Indesit contro il recente piano di riassetto della la multinazionale italiana in espansione che prevede ridimensionamenti di personale e chiusure di stabilimenti per un totale di 1425 esuberi, di cui oltre la metà nella nostra regione.
Con la firma del documento, i presidenti delle Province hanno voluto rimarcare e ufficializzare il proprio impegno a sostenere le iniziative di lotta promosse dalle organizzazioni sindacali locali e dalle Rsu degli stabilimenti di Fabriano e Comunanza, senza trascurare di contrastare il piano di riassetto della Indesit attraverso i canali politici e istituzionali.
“Continueremo a batterci per la salvaguardia di un tessuto economico e sociale già duramente colpito dalla crisi in corso, sapendo che in questo caso non è la crisi a dettare chiusure ed esuberi, visto che il Gruppo Indesit ha concluso il 2012 con un fatturato in attivo per oltre 60 milioni di euro”, dichiara Patrizia Casagrande che ha convocato l’ufficio di presidenza Upi ieri pomeriggio a Fabriano per incontrare i rappresentanti dei lavoratori degli stabilimenti di Melano e Albacina insieme al sindaco Giancarlo Sagramola e al sindaco di Comunanza Domenico Annibali.
Contro quello che il documento definisce con efficace sintesi “processo di desertificazione industriale” hanno firmato: Patrizia Casagrande presidente dell’Upi Marche e Commissaria straordinaria della Provincia di Ancona, Piero Celani presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Fabrizio Cesetti presidente della Provincia di Fermo, Maria Paola Mariani vice presidente della Provincia di Macerata, l’assessore Massimo Serri per la Provincia di Pesaro e Urbino, Luciano della Vecchia vice presidente della Provincia di Perugia.
Redattore: Ufficio Stampa Upi Marche