Le province del Friuli Venezia Giulia non intendono fare la parte dell’agnello sacrificale che il Governo nazionale intende loro attribuire, per immolarle sull’altare delle finte riforme istituzionali, e scendono in campo per denunciare i danni e gli inganni che si nascondono nei recenti disegni di legge di riordino – uno costituzionale, l’altro ordinario – varati in tutta fretta dall’Esecutivo nazionale. “Progetti pieni di incongruenze, debolezze ed errori di impostazione che non faranno altro – se approvati – che alimentare il caos amministrativo, senza portare un solo euro di risparmio alle disastrate finanze pubbliche nazionali” – ha detto oggi il Presidente dell’UPI, Alessandro Ciriani aprendo i lavori dell’Ufficio di Presidenza e, successivamente, del Consiglio Direttivo delle Province, riuniti nella sede di Udine.
I due organi, alla presenza dei Presidenti delle province di Udine, Pietro Fontanini, e di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, nonché di numerosi altri amministratori provinciali, facendo propria la relaziona svolta dal Presidente Ciriani, “denunciano l’incomprensibile furia legislativa del Governo contro le Province che riempie le pagine dei giornali ma non produce alcun beneficio perché non tocca i veri centri di spesa improduttivi – costituiti dalla miriade di enti ed organismi di secondo grado che sfuggono ad ogni controllo democratico – né l’intera pletorica organizzazione amministrativa, centrale e territoriale, dello Stato”.
Un vero attacco che delegittima la funzione degli enti di area vasta e colpisce e mortifica la dignità stessa di tante migliaia di lavoratori e amministratori che quotidianamente operano in favore di cittadini ed imprese per far funzionare strade e scuole ma anche per favorire l’occupazione, difendere il territorio e promuovere la cultura e le identità locali.
Per far comprendere le conseguenze gravissime di tali provvedimenti, che non recano alcun aiuto a risolvere i problemi veri del Paese, uscire dal vicolo cieco sul dibattito relativo all’abolizione delle Province e dare una risposta strutturale ai problemi dell’ordinamento delle istituzioni, le Province del Friuli Venezia Giulia hanno, perciò, deciso di dar vita a diverse iniziative.
A settembre sarà in regione il Presidente dell’UPI nazionale, Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino; ma già prima si preannunciano incontri di presentazione di proposte di semplificazione del sistema delle autonomie locali e di gestione dei servizi pubblici; confronti con le organizzazioni sindacali, per far comprendere le ricadute anche sui lavoratori che lo svuotamento delle funzioni dei propri Enti potrebbero loro recare, provocando pesanti processi di mobilità, nonché iniziative di sensibilizzazione attraverso gli organi d’informazione e la rete web.
Redattore: Ufficio stampa UPI FVG