Preoccupazioni per il loro futuro lavorativo, per la tutela delle professionalità e del posto di lavoro e profondo rammarico per la mancanza di considerazione da parte della politica, del valore del servizio che quotidianamente rendono.
Questo quanto espresso dal Coordinamento dei Dipendenti della Provincia di Roma, che, appena costituito, ha voluto incontrare il Presidente dell’Upi Antonio Saitta per annunciare la nascita di un Coordinamento nazionale per la mobilitazione dei dipendenti delle Province.
“Negli ultimi mesi – sottolinea Saitta – siamo stati contattati e abbiamo incontrato molti coordinamenti del personale delle Province, che si sono costituiti spontaneamente, preoccupati nel riscontrare che la tutela delle loro professionalità e il loro stesso futuro lavorativo non stia trovando lo spazio che meriterebbe nella discussione sulle Province. Un dibattito tutto politico e surreale in cui si fa passare ai cittadini l’idea che spostare servizi e funzioni da una istituzione ad un’altra sia una operazione banale e addirittura che comporti risparmi e nessun disservizio. Ma spostare la gestione di strade, di scuole, di servizi per il lavoro, vorrà dire spezzettare per tutto il Paese un patrimonio enorme e ricollocare 60.000 persone che fino ad oggi hanno lavorato per rendere il servizio di quella funzione. Dipendenti che, nonostante ormai da tre anni siano sottoposti da un vero e proprio mobbing, e a cui non si fa altro che ripetere che si occupano di cose inutili, continuano a lavorare con grande dignità ed orgoglio. Se a Roma il Liceo Socrate è stato riaperto in soli 4 mesi, il merito è stato dei tecnici dell’ufficio scuola della Provincia, che hanno lavorato con determinazione per tutta l’estate perché si fosse pronti alla riapertura dell’anno. Se le Province sono le uniche istituzioni ad avere saldato in tempi rapidissimi e quasi interamente tutti i debiti con le imprese, lo si deve alla grande professionalità degli uffici delle Province che hanno sbrigato con efficienza e immediatezza tutte le pratiche necessarie. E grazie alla efficienza della macchina amministrativa provinciale, a pochi giorni dall’approvazione della Legge del fare, le Province hanno già pronti i progetti esecutivi per potere utilizzare i fondi messi a disposizione per la messa in sicurezza delle scuole. Queste professionalità devono essere tutelate e garantite”.
Redattore: Barbara Perluigi