La sfida principale che il Paese deve oggi affrontare è quella del rilancio della crescita in una dimensione quantitativa e qualitativa. Occorre innanzitutto fare uno sforzo di innovazione e semplificazione della pubblica amministrazione, a partire dai processi di riordino delle istituzioni territoriali in atto (Città metropolitane, Province, Comuni, Unioni di comuni) per favorire una nuova “governance” consapevole dei processi di innovazione, in modo da ricondurre con maggiore organicità ai soggetti costitutivi della Repubblica le funzioni e i servizi che oggi sono svolti impropriamente da soggetti che non hanno una legittimazione democratica.
Se le autonomie locali vogliono essere protagoniste del processo di innovazione è necessaria una riflessione su ruoli, compiti e responsabilità nella progettazione, implementazione e gestione non solo dei servizi di ICT ma dei diversi processi di innovazione che caratterizzano le “smart communities” con il passaggio sempre più veloce verso l’internet delle cose.
Le Province hanno sviluppato in questi anni una serie d’iniziative mirate allo sviluppo dell’e-government e della società dell’informazione e sono impegnate per sostenere l’innovazione tecnologica sul territorio, con azioni finalizzate a supportare le strategie di innovazione dei Comuni migliorando le prestazioni degli enti locali del territorio, offrire servizi più efficienti ai cittadini, promuovere concretamente la realtà produttiva locale.