“Per affrontare la crisi occupazionale bisogna infatti investire nei servizi per l’occupazione mentre invece in Italia in questi anni si è fatto l’opposto disinvestendo pesantemente: basti pensare che si è passati da un finanziamento di 540 milioni di euro del 2010 ai 340 milioni di euro attuali”-. “I recenti tagli contenuti nella legge di stabilità, – ha continuato Chiama – falcidieranno le province e comprometteranno anche il minimo livello di funzionamento di questi servizi”.
Quanto al contenuto della delega così come approvata in prima lettura al Senato, l’Assessore Chiama ne ha sottolineato l’ambiguità di fondo, dal momento che il ddl non compie infatti una scelta chiara individuando un reale modello di governance del settore ma lascia invece una indeterminatezza di fondo che consentirà ampio spazio di interpretazione e manovra ai decreti delegati.
“Il Job Act – ha concluso Chiama – deve essere l’occasione per riformare i servizi per l’impiego e rafforzare il mercato del lavoro, ma se si rinviano scelte importanti senza investire risorse adeguate si rischia di fallire”.
Redattore: Samantha Palombo