Tredici amministrazioni dello Stato, 14 con il Prefetto Eugenio Soldà organizzatore dell’incontro su richiesta del Presidente dell’Area Vasta Vicenza Achille Variati. L’appello non è caduto nel vuoto e non poteva essere altrimenti, del resto. Sul tavolo, la riduzione di almeno la metà della spesa per il personale delle ex province, che ad oggi conservano solo alcune funzioni proprie come viabilità, edilizia scolastica, ambiente, trasporti extraurbani, alcune forme di supporto ai Comuni. Una norma che significa riduzione anche del numero dei lavoratori, ad aprile del 2014 calcolati in 367 unità.
“Entro il 31 marzo di quest’anno – ha spiegato Variati – dobbiamo approntare l’elenco di coloro non rientreranno nella pianta organica. Detto che a tutti i dipendenti, fino al 31 dicembre 2016, sarà garantito il 100% dello stipendio, è necessario che i criteri siano uniformi per tutti. Non è pensabile che Vicenza faccia in un modo, Treviso in un altro, Verona in un altro ancora, però non vogliamo trovarci impreparati di fronte a questa esigenza. Siamo anche qui per dirvi che se qualcuno di voi individuerà figure necessarie per il proprio fabbisogno lavorativo, noi faremo di tutto per agevolare il passaggio. E vi assicuro che qui lavorano persone esperte, abili nel proprio lavoro, disponibili nonché tutte residenti nel Vicentino”.
Criteri certi, dunque, ed una convinzione: “I lavoratori non sono pacchi. Questa è una convinzione irrinunciabile e il buon rapporto con i Sindacati su una questione così delicata ne fa fede”. Una prima selezione riguarda già 53 dipendenti che usciranno dal mondo del lavoro perché alle soglie della pensione – naturalmente o sfruttando la finestra pre-Fornero- e 39 agenti di Polizia Provinciale e 59 impiegati dei Centri per l’Impiego che da recente circolare ministeriale non sono più compresi nell’organico delle nuove Aree Vaste. Ci sono poi coloro che operano in settori, come il turismo, la cultura e l’assistenza sociale, delegati dalla Regione Veneto e situazioni proprie dell’ente vicentino, come l’azienda agricola “La Decima”. L’Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria “Strampelli”, Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore. Insomma, magari non sarà un esodo ma quello che si sta verificando – sono 20mila i dipendenti provinciali italiani – è sicuramente la prima, grande mobilità nella Pubblica Amministrazione. In attesa di capire se e quanti saranno i dipendenti in procinto di trasferirsi nelle amministrazioni comunali o ad altri enti (ad esempio il Tribunale di Vicenza. Per tutti è comunque operativo un link nella intranet della Provincia dove vengono inseriti bandi e richieste) il presidente Variati ed il Prefetto Soldà hanno concluso invitando i vari rappresentanti a svolgere una prima ricognizione territoriale per capire e segnalare eventuali necessità di personale.