La Provincia di Benevento presenterà alla Regione Campania il rendiconto delle spese sostenute per le funzioni non fondamentali.
Lo ha disposto il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci secondo il quale la Provincia deve ottenere il ristoro dei fondi necessari a garantire i servizi che non sono più di competenza dell’Ente.
La relativa delibera è stata appena pubblicata all’Albo Pretorio on line dell’Ente.
Tutto nasce dalla legge 7 aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” che rivede profondamente compiti e funzioni delle Province, cancellandone alcuni, senza assegnarli ad un altro Soggetto.
Secondo Ricci, la Provincia, difronte al rischio di vedere bloccati servizi importantissimi per i cittadini, si sta assumendo gli ovvi rischi di continuare ad assicurarli.
In particolare, sostiene Ricci, sono rilevanti i costi di gestione: e per tutto questo la Provincia, secondo il suo Presidente, deve assolutamente cautelarsi.
In un passaggio della delibera assunta su tale argomento si afferma infatti che l’assicurare quei servizi che alla Provincia non competono più “si traduce in un danno per l’Ente Provincia e in un ingiustificato vantaggio finanziario per la Regione Campania”. Da qui la necessità di procedere a rendicontare queste spese ai fini di avviare una eventuale azione di rivalsa.
La legge 56, com’è noto, statuisce all’art. 1, comma 85, un’ampia revisione delle funzioni fondamentali delle Province. Queste dall’8 aprile dello scorso anno sono le seguenti: pianificazione territoriale, tutela e valorizzazione dell’ambiente, pianificazione dei servizi di trasporto, programmazione della rete scolastica, raccolta ed elaborazione dati ed assistenza ai Comuni, gestione dell’edilizia scolastica, controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale.
Ne deriva che sono state sottratte alle Province le funzioni relative all’agricoltura, alla cultura e al turismo.
La stessa legge 56, al comma 89 del medesimo art. 1, prevede che lo Stato e le Regioni attribuiscono (secondo quanto dispone il comma 91 dello stesso art. 1) entro il mese di luglio 2014 altre funzioni e altri compiti alle Provincie rispetto a quelle indicate dalla legge statale (e che più sopra sono stati riportati).
Ora, è precisamente questo che non è avvenuto: la Regione, cioè, non ha affatto affidato alla Provincia la gestione di altre funzioni oltre quelle previste dalla legge dello Stato n. 56/2014.
Insomma, al momento, non solo sono state sottratte alle Province, per effetto della citata legge n. 56 del 2014, le funzioni relative all’agricoltura, alla cultura e al turismo, ma che queste medesime funzioni non sono state affidate ad altro Soggetto pubblico istituzionale.
Va osservato, a tale proposito e a puro titolo esemplificativo, che la Provincia di Benevento ha amministrato e tuttora amministra importanti Istituzioni culturali, quali il Museo del Sannio, fondato dalla stessa Provincia nel 1873, e la Biblioteca Provinciale, sulla cui ricchezza ed importanza del relativo straordinario ed unico patrimonio appare superfluo soffermarsi.
Sempre a puro titolo esemplificativo si ricorda che la Provincia ha la gestione dell’ex Uma (Utenti Motori agricoli), un settore che è pur sempre trainante dell’economia provinciale: alla data del 13 febbraio 2015, ad esempio, la gestione ex Uma, a fronte delle 2.465 richieste da parte dell’utenza residente nel Sannio, ne ha evase 1.487.
Ora, secondo il comma 89 dell’art. 1 della legge 56 del 2014 “le funzioni che, nell’ambito del processo di riordino, sono trasferite dalle Province ad altri enti territoriali continuano ad essere da esse esercitate fino alla data dell’effettivo avvio di esercizio da parte dell’ente subentrante”. Traduzione: se nessuno ha pensato ai trasferimenti di funzioni, se ne occupano ancora quelli che ne sono sempre stati responsabili … e, quindi, provvisoriamente, ma con gravi imbarazzi sul fronte della programmazione degli interventi, di queste funzioni se ne occupa ancora la Provincia.
Ma chi sosterrà le relative spese?
Queste infatti, al momento, sono tutte ascritte in conto al Bilancio della Provincia con un ingiusto vantaggio nei confronti della Regione Campania che non ha legiferato sul tema delle funzioni aggiuntive (o non fondamentali), non ha sostenuto alcuna spesa, ma ha visto comunque assicurati i relativi servizi ai cittadini.
Per questo il Presidente della Provincia di Benevento ha deciso che vengano rendicontate le spese sostenute fino ad oggi e quelle che ancora verranno sostenute.
Ricci ha disposto inoltre che di tale monitoraggio verrà data formale comunicazione al Governo centrale, alla stessa Regione, all’Osservatorio regionale per l’attuazione della legge 56 e alla Corte dei Conti.
Qualcuno prima o poi dovrà rimborsare la Provincia.
Redattore: Ufficio Stampa Provincia Benevento