La Provincia di Brescia si sta impegnando da tempo affinché la Regione Lombardia non pregiudichi il sistema della formazione professionale.
La formazione professionale pubblica, gestita dalle aziende speciali delle Province, è un elemento di qualità, tra i migliori in Europa, per la formazione degli studenti, che, terminato il corso, s’inseriscono facilmente nel mondo del lavoro.
«L’Assemblea del personale dei CFP – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli – ha evidenziato le preoccupazioni per le possibili ricadute a seguito della Deliberazione della Giunta Regionale, che comporta un taglio pesante del finanziamento per tutte le aziende speciali, con ripercussioni sull’anno formativo: corsi, sedi e numero degli allievi iscritti, nonostante già per il prossimo anno ci sia un gran numero di richieste, subirebbero una drastica rivoluzione».
A rischio anche il personale dei CFP, che andrebbe incontro a procedure di riduzione o mobilità.
«L’Assemblea ha manifestato forte preoccupazione per la scarsa considerazione in cui vengono oggi tenuti i diritti degli allievi e delle loro famiglie – ha dichiarato il Consigliere Provinciale Gianluigi Raineri – nonché dei lavoratori addetti ai Centri Formativi delle Aziende Speciali che hanno sinora garantito l’elevata qualità dell’offerta formativa. La Provincia appoggia appieno le riflessioni e le richieste dell’Assemblea».
«La Regione Lombardia – ha proseguito il Presidente Mottinelli – deve rispettare gli impegni finanziari presi con la Provincia di Brescia. Deve essere salvaguardata la formazione dei nostri studenti, in particolar modo bisogna garantire adeguato sostegno al positivo inserimento sociale e lavorativo dei minori disabili. La Provincia di Brescia chiede un tavolo tecnico Regione-Province che possa definire criteri nel passaggio a nuove forme di finanziamento, che garantiscano la sostenibilità economica dei corsi. E’ infatti impensabile che rischi di non essere garantita la continuità dell’anno scolastico in corso. Le ripercussioni sul nostro territorio sarebbero pesanti e andrebbero a incidere negativamente sulla quantità e la qualità dei corsi».
Nel 2014, nelle nove sedi del Centro di Formazione professionale, gestite da oltre 300 dipendenti, compreso il corpo docente, ci sono oltre 3000 allievi dai 14 ai 19 anni, che partecipano a corsi di formazione per la qualifica professionale (triennio) o per il diploma professionale (4 anni).
A questi alunni vanno aggiunti altri 3000 utenti adulti, che si rivolgono alle nostre sedi per seguire corsi di specializzazione o di aggiornamento. Ci sono poi 1500 allievi che svolgono l’esercizio di apprendistato nel mondo del lavoro.
«Regione Lombardia – ha concluso il Presidente Mottinelli – invece di tagliare i fondi, dovrebbe valorizzare i CFP, visti i risultati di studio e occupazionali che ottengono gli studenti nelle aziende del territorio».
Redattore: Ufficio stampa Provincia Brescia