Il Consiglio provinciale presieduto da Giammaria Manghi ha approvato giovedì pomeriggio la convenzione-tipo, che verrà ora sottoposta per l’eventuale adesione a tutti i Comuni, che istituisce una stazione unica appaltante, in capo alla stessa Provincia, che in forma associata gestisca gli appalti comunali, agevolando sensibilmente l’attività delle amministrazioni municipali, specialmente quelle medio-piccole.
Come noto, la stessa Legge 56/2014 di riforma delle Province, prevede che da gennaio per beni e servizi (e dal prossimo 1 luglio anche per lavori), i Comuni non capoluogo di provincia possano affidare le funzioni di stazione appaltante – oltre che all’Unioni (se dotate di apposite strutture) o a centrali di committenza come Consip o Intercent-er – anche alle Province, sulla base di un apposito disciplinare che preveda il rimborso dei costi sostenuti dalle stesse per le attività espletate e le risorse umane impiegate.
“La proposta di una stazione unica appaltante della Provincia non solo valorizza la professionalità e l’esperienza acquisita dall’ente in questo campo, ma sopperisce alle esigenze degli enti locali relativamente alle gare d’appalto, pur lasciando ai singoli Comuni le funzioni di gestione contabile, di programmazione e di gestione contrattuale degli appalti”, spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. Operativamente, sarebbe dunque la Provincia ad aggiudicare appalti pubblici o a concludere accordi-quadro di lavori, forniture o servizi svolgendo le funzioni di stazione appaltante – dalla pubblicazione dei bandi alla gestione della gara, fino all’aggiudicazione – lasciando invece ai Comuni le fasi ante e post appalto.
La Provincia di Reggio Emilia, inoltre, su richiesta dei Comuni potrebbe anche fornire, per singoli o più lavori pubblici e con riferimento ad interventi in cui risultano interessate le competenze e le professionalità della Provincia stessa, un supporto tecnico-amministrativo in relazione alle attività di progettazione, espropri e direzione lavori.
Per il consigliere delegato alle Infrastrutture Andrea Tagliavini, che è intervenuto in Consiglio a nome della maggioranza, si tratterà di un “service molto flessibile che sarà molto importante anche sul fronte della legalità e della trasparenza, riducendo il numero di centrali appaltanti e rendendo quindi più agevoli anche i controlli e la collaborazione con la Prefettura per quanto riguarda normative e certificazioni antimafia”.
Un primo ‘esperimento’ di stazione unica appaltante è già stato attuato lo scorso ottobre, con la firma tra Provincia e Comuni di Novellara e Reggiolo di due Accordi di programma finalizzati alla progettazione ed esecuzione di interventi su strade di interesse comunale connesse alla viabilità provinciale. Si tratta di interventi in carico ai due Comuni, che vengono però progettati dai tecnici della Provincia, che fungerà anche da stazione appaltante, esercitando le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di monitoraggio di contratti di servizio, di organizzazione di concorsi e procedure selettive ed infine di direzione dei lavori. “Unire le rispettive professionalità, per migliorare e rendere più sicura la viabilità, è vantaggioso tanto per la Provincia, quanto per i Comuni, specialmente i più piccoli, che non sempre dispongono della necessaria pluralità di professionalità interdisciplinari (strutturale, sismica, architettonica, ambientale, eccetera) o che, qualora le avessero, faticherebbero a svolgere i normali compiti istituzionali”, aveva sottolineato il presidente Manghi in occasione della firma degli accordi.
Numerosi i benefici della stazione unica appaltante: i Comuni hanno un risparmio sia economico (circa il 10% più Iva rispetto a una progettazione affidata a ditte esterne) sia tempo, visto che anche tutta la parte burocratica, amministrativa e di controllo (antimafia e non solo) non graverà più sul personale comunale; i cittadini vedranno concludersi in tempi più rapidi importanti opere pubbliche e viene valorizzata la professionalità di un personale competente come quello della Provincia.
Redattore: Ufficio stampa Provincia Reggio Emilia