“Ci vorrebbero 40 milioni di euro mentre l’anno scorso ne abbiamo potuti spendere 1,3 milioni e quest’anno non sappiamo nemmeno se riusciremo a chiudere il bilancio”.
Sono parole del presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, che ha fatto il punto sulle condizioni in cui versano le strade provinciali e le risorse che occorrerebbero per garantire condizioni sufficienti di sicurezza.
Nel dettaglio, oltre ai 40 milioni per non trascurare nessuno degli 850 chilometri di viabilità provinciale, ne servirebbero altri 800mila per la segnaletica (a fronte dei 130mila spesi nel 2016) e 14 milioni per guard rail rispetto alle poche centinaia di migliaia di euro che il bilancio dell’anno scorso ha consentito di spendere.
Per questo il presidente Tagliani ha chiesto, già mesi fa, ai propri uffici tecnici di fare una mappatura della viabilità di competenza della Provincia, ricavandone una scala di priorità e urgenze dopo aver incrociato alcune variabili come lo stato dei manti stradali, il numero di incidenti mortali e i volumi di traffico. Ne è venuta fuori una classifica (vedi allegato) che va dal verde (situazione di relativa normalità) al rosso, passando per gl’intermedi giallo e arancio.
Dal punto di vista dei soldi a disposizione, Tagliani ha elencato i 480mila euro che la Regione Emilia-Romagna ha stanziato nel 2016, ma non ancora entrati nelle casse del Castello Estense, e i 700mila che sono la quota parte per Ferrara dei 100 milioni di fondi Anas. Risorse che l’anno scorso Upi in extremis è riuscita a strappare dalla trattativa con il governo, dopo avere posto (e tuttora sta continuando a fare) con urgenza il tema della manutenzione dei 130mila chilometri di strade cui devono provvedere le Province, come funzione fondamentale prevista dalla legge Delrio.
In pratica una parte importante della spina dorsale della mobilità nazionale.
Per quanto riguarda le risorse ex Anas, la Provincia ha già terminato le procedure di gara e a primavera è in grado di far partire i lavori.
“Se arriveranno a breve anche i soldi regionali – ha precisato il responsabile Lavori pubblici della Provincia Massimo Mastella – siamo in grado di espletare le gare e iniziare anche questi cantieri con l’arrivo della bella stagione”.
Un quadro di risorse disponibili, quindi, largamente insufficiente rispetto ai fabbisogni della rete viaria complessiva in termini di sicurezza, che produce la consapevolezza di poter fare solo interventi tampone.
Un esempio l’ha fatto lo stesso Mastella. “Ci sono tratti stradali – ha detto – che richiederebbero il consolidamento del fondo stradale, ma il problema è che un chilometro di nuova sede stradale costa in media 400mila euro, mentre la stessa lunghezza di un manto di superficie ne costa 50mila”.
Da qui, evidentemente, le scelte obbligate dell’amministrazione per dare il maggior numero possibile di risposte a cittadini, sindaci e amministratori.
Un altro problema è dato dalla presenza di circa 18mila fra alberi e piante ai bordi strada, che richiedono anch’essi continua manutenzione e potatura, a fronte di risorse che non ci sono in misura sufficiente.
“A dare manforte sul fronte strade – ha ricordato Tagliani – la Provincia di Ferrara è poi tra le fortunate ad avere una ventina di cantonieri che intervengono a chiudere le numerose buche che si aprono sulle carreggiate: un aiuto certamente non sufficiente – ha concluso – ma che ci consente di non dover fare ogni volta un appalto, risparmiando soldi che non avremmo da spendere”.
All’incontro con i giornalisti ha preso parte anche il vicepresidente della Provincia, con delega a strade e sicurezza stradale, Andrea Marchi.
Redattore: Ufficio stampa Provincia Ferrara
Nel dettaglio, oltre ai 40 milioni per non trascurare nessuno degli 850 chilometri di viabilità provinciale, ne servirebbero altri 800mila per la segnaletica (a fronte dei 130mila spesi nel 2016) e 14 milioni per guard rail rispetto alle poche centinaia di migliaia di euro che il bilancio dell’anno scorso ha consentito di spendere.
Per questo il presidente Tagliani ha chiesto, già mesi fa, ai propri uffici tecnici di fare una mappatura della viabilità di competenza della Provincia, ricavandone una scala di priorità e urgenze dopo aver incrociato alcune variabili come lo stato dei manti stradali, il numero di incidenti mortali e i volumi di traffico. Ne è venuta fuori una classifica (vedi allegato) che va dal verde (situazione di relativa normalità) al rosso, passando per gl’intermedi giallo e arancio.
Dal punto di vista dei soldi a disposizione, Tagliani ha elencato i 480mila euro che la Regione Emilia-Romagna ha stanziato nel 2016, ma non ancora entrati nelle casse del Castello Estense, e i 700mila che sono la quota parte per Ferrara dei 100 milioni di fondi Anas. Risorse che l’anno scorso Upi in extremis è riuscita a strappare dalla trattativa con il governo, dopo avere posto (e tuttora sta continuando a fare) con urgenza il tema della manutenzione dei 130mila chilometri di strade cui devono provvedere le Province, come funzione fondamentale prevista dalla legge Delrio.
In pratica una parte importante della spina dorsale della mobilità nazionale.
Per quanto riguarda le risorse ex Anas, la Provincia ha già terminato le procedure di gara e a primavera è in grado di far partire i lavori.
“Se arriveranno a breve anche i soldi regionali – ha precisato il responsabile Lavori pubblici della Provincia Massimo Mastella – siamo in grado di espletare le gare e iniziare anche questi cantieri con l’arrivo della bella stagione”.
Un quadro di risorse disponibili, quindi, largamente insufficiente rispetto ai fabbisogni della rete viaria complessiva in termini di sicurezza, che produce la consapevolezza di poter fare solo interventi tampone.
Un esempio l’ha fatto lo stesso Mastella. “Ci sono tratti stradali – ha detto – che richiederebbero il consolidamento del fondo stradale, ma il problema è che un chilometro di nuova sede stradale costa in media 400mila euro, mentre la stessa lunghezza di un manto di superficie ne costa 50mila”.
Da qui, evidentemente, le scelte obbligate dell’amministrazione per dare il maggior numero possibile di risposte a cittadini, sindaci e amministratori.
Un altro problema è dato dalla presenza di circa 18mila fra alberi e piante ai bordi strada, che richiedono anch’essi continua manutenzione e potatura, a fronte di risorse che non ci sono in misura sufficiente.
“A dare manforte sul fronte strade – ha ricordato Tagliani – la Provincia di Ferrara è poi tra le fortunate ad avere una ventina di cantonieri che intervengono a chiudere le numerose buche che si aprono sulle carreggiate: un aiuto certamente non sufficiente – ha concluso – ma che ci consente di non dover fare ogni volta un appalto, risparmiando soldi che non avremmo da spendere”.
All’incontro con i giornalisti ha preso parte anche il vicepresidente della Provincia, con delega a strade e sicurezza stradale, Andrea Marchi.
Per approfondire
http://www.provincia.fe.it/?nav=92&news=E2E5104306ADEEEFC12580BA0044BEA6