Via libera del Consiglio provinciale di Modena del bilancio di previsione 2019 che prevede entrate e uscite correnti pari a oltre 67 milioni euro.
Il bilancio è stato approvato nella seduta di giovedì 28 febbraio con il voto di astensione dei consiglieri Simona Magnani e Antonio Platis del gruppo Uniamoci («dopo anni difficili vediamo una inversione di tendenza sulla capacità di investire a favore dei servizi ai cittadini – ha detto Platis – anche in questa occasione diamo un segnale di collaborazione per un rilancio dell’ente»).
Il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, nel sottolineare il positivo segnale rappresentato dall’astensione, ha evidenziato che «pesa tuttora sul bilancio dell’ente la conferma del prelievo dello Stato pari a 26,8 milioni sulle risorse che incassiamo dai contribuenti modenesi. Così la Provincia non riesce a stanziare risorse proprie per gli investimenti».
Il piano triennale degli investimenti, infatti, pari a oltre 67 milioni di euro, è tutto finanziato da altri enti.
Le entrate tributarie risultano pari a 58,8 milioni di euro (di cui quasi 27 saranno versati allo Stato), provenienti soprattutto dall’Ipt sui passaggi di proprietà delle automobili e dalla quota di Rcauto, a cui si sommano le entrate extratributarie, tra cui i dividendi della partecipazione alla società Autobrennero pari a 1,4 milioni di euro.
Le spese correnti, in costante calo da alcuni anni, arrivano nel 2019 a 56 milioni, di queste 9,2 sono relative alle spese per il personale dei 221 dipendenti.
Anche nel 2019 la Provincia potrà assumere con priorità al personale impegnato su strade e scuole, compatibilmente con la situazione di bilancio e per far fronte in parte al personale cessato destinato ad aumentare con l’introduzione della quota 100.