E’ stato ribattezzato “Maverick” il drone della Provincia di Novara che questa mattina ha
ufficialmente spiccato il suo primo volo di ricognizione nelle campagne di Barengo, nei pressi del
castello di Proh.
Oltre ai tecnici del Settore della Polizia provinciale erano presenti il presidente Federico Binatti e i
consiglieri delegati alla Polizia provinciale Andrea Bricco, alla Caccia e Pesca Maurizio Nieli e alla
Viabilità Marzia Vicenzi, <<i tre settori – spiegano gli amministratori – che godranno
principalmente del lavoro di “Maverick”, dal momento che il suo utilizzo è finalizzato alle attività
di prevenzione e al controllo di varie criticità del nostro territorio delle quali si occupano gli agenti
della Polizia provinciale e i volontari delle Guardie ecologiche venatorie e ittiche. In breve tempo
avremo dunque preziose informazioni rispetto a problematiche che vanno dalle discariche abusive,
al monitoraggio delle attività di escavazione, alla presenza e ai danni arrecati dai cinghiali, allo stato
dei ponti e degli alvei di fiumi e torrenti, alle situazioni emergenziali che spesso devono affrontare
anche i volontari del Coordinamento provinciale della Protezione civile. Insomma, il drone è uno
strumento che riteniamo un prezioso alleato a supporto delle azioni di tutela dell’ambiente e anche
della sicurezza dei cittadini>>.
“Maverick” è un’apparecchiatura di ultima generazione: si tratta di un “Phantom 4 Advanced”, tra i
modelli più performanti in commercio, con un’autonomia di volo di circa mezz’ora, in grado di
raggiungere la velocità massima di 57,6 chilometri orari, con un raggio d’azione di 3,5 chilometri e
dotato di fotocamera da dodici megapixel in grado di realizzare filmati e scattare fino a cinquanta
fotogrammi al secondo.
<<Le immagini – spiegano i tecnici – sono ad altissima definizione. Vero che questo genere di
apparecchiature possono arrivare fino a cinquemila metri di altezza, ma è anche vero che i piani di
volo devono sempre rispondere alle disposizioni zonali dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, al
quale la Provincia si è rivolta per il rilascio dell’autorizzazione del drone e per formare il proprio
personale all’uso di questo strumento>>.
Il presidente Binatti rimarca il fatto che la nostra Provincia sia stata <<tra le prime a livello
nazionale a dotarsi di questa apparecchiature: siamo orgogliosi del fatto che il nostro esempio sia
stato seguito anche da altre realtà. L’uso della moderna tecnologia rappresenta sicuramente un plus
del quale si dovrebbe approfittare, perché questi mezzi contribuiscono a migliorare, in maniera
concreta e sicura, il servizio e la presenza sul territorio>>
L’investimento dell’Ente è stato di circa 1.500 euro per l’acquisto della strumentazione, <<cifra –
precisa il consigliere Bricco – alla quale si devono aggiungere le spese per la formazione di tre unità
del personale della Provincia, per circa 5.000 euro complessivi. Si tratta di un investimento che
abbiamo ritenuto necessario e prioritario rispetto alle problematiche che spesso ci vengono
segnalate dai cittadini dei nostri Comuni. La dotazione del drone da parte della Polizia provinciale e
dei Settori Caccia e Pesca e Viabilità virtualmente rappresenta non uno, ma diversi “uomini” in più,
“uomini” che possono muoversi in modo più rapido sul territorio, arrivando anche dove è
difficoltoso arrivare, e soprattutto – conclude il consigliere – restituendo immagini reali e
inconfutabili riferite alle varie situazioni>>.