La Provincia di Pesaro e Urbino coordina dal 2019 una “rete” di 10 Centri di educazione ambientale dislocati sul territorio provinciale, di cui fa parte anche il proprio Cea, con sede a Pesaro presso il Centro ricerche floristiche Marche “J.B. Brilli Cattarini”. Numerose le attività proposte dalla “rete” a scolaresche, famiglie e turisti, con l’obiettivo di avvicinare sempre più alle tematiche ambientali e al rispetto della natura, ma anche di promuovere il turismo sostenibile. Il tutto attraverso il divertimento, la scoperta di animali e piante, lo sport, l’osservazione naturalistica, il gioco e l’avventura, grazie ad un proficuo rapporto di collaborazione con Comuni e associazioni.
“La rete dei Cea coordinata dalla Provincia – evidenzia il dirigente del Servizio Ambiente Andrea Pacchiarotti – svolge attività che coinvolgono ogni anno, in media, circa 6000 ragazzi e adulti. Nonostante l’emergenza Coronavirus abbia costretto molti Centri di educazione ambientale a sospendere o modificare le loro attività, in particolare quelle rivolte al pubblico, la rete non si è fermata e sta lavorando per realizzare un nuovo progetto, legato alla risorsa acqua. L’auspicio è che si possa tornare quanto prima ad una piena attività, che si rivela preziosa non solo per bambini, ragazzi, anziani e persone con disabilità, ma anche per l’occupazione e per l’economia del territorio”.
I 10 Cea coordinati dalla Provincia sono dislocati ad Acqualagna (Cea Furlo e Valle del Metauro), Cagli (Cea Catria e Bosco di Tecchie), Fano (Cea Casa Cecchi e Cea Casa Archilei), Gradara (Cea Selve di Gradara), Pesaro (Cea della Provincia di Pesaro e Urbino, presso il Centro ricerche floristiche Marche “Brilli – Cattarini”), Pietrarubbia (Cea Parco Sasso Simone e Simoncello), Piobbico (Cea Nerone e Alpe della Luna), Urbania (Cea San Martino) e Urbino (è in fase di aggiudicazione la nuova gestione del Cea da parte del Comune di Urbino).
Redattore: Ufficio stampa Provincia Pesaro e Urbino