“La celebrazione del centenario dell’UPI rappresenta l’occasione per un profondo ripensamento del ruolo delle Province, del loro futuro e, più in generale, del modello di governance delle istituzioni territoriali. Anche le Province si dovranno misurare, nella prossima legislatura, con l’esigenza di procedere senza più indugi a semplificare, ridurre, rendere più efficienti le amministrazioni”. Lo ha dichiarato il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie locali, Linda Lanzillotta, in occasione del centenario dell’Unione delle Province Italiane. “Le Province dovranno avere una dimensione minima ed una sufficiente massa critica, focalizzarsi su specifiche funzioni, lasciare il passo alle città metropolitane nelle grandi aree urbanizzate. Un processo cui dovrà corrispondere, così come già delineato nella Carta delle Autonomie, una riforma altrettanto profonda delle funzioni e dei modelli operativi dei Comuni. Le Province continueranno dunque ad avere un ruolo importante sul territorio a condizione che si avvii, rapidamente, con coraggio e senza corporativismi, il mutamento che dopo un secolo appare ormai necessario e non più rinviabile”
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento e delle Riforme istituzionali, Vannino Chiti, nel suo messaggio al Presidente Melilli ha invece sottolineato quanto “Le province costituiscono uno snodo istituzionale pluralistico dell’ordinamento italiano”. Il ministro ha sottolineato l’importanza di ripensare il ruolo delle province considerato il vivo dibattito sul riassetto del sistema delle autonomie. “Ma ripensarne il ruolo non significa affatto ridimensionarne l’importanza, bensì ridefinirne e rilanciarne le funzioni nell’ambito del rapporto di leale collaborazione verso il basso, con comuni, e verso l’alto, con regioni e Stato centrale. A tal fine sarà decisivo giungere ad un approdo certo sul tema delle città metropolitane, tema riaperto dal governo uscente col progetto del nuovo Codice delle Autonomie e con l’approvazione del disegno di legge sul cosiddetto federalismo fiscale. Adesso è compito del Parlamento affrontare quanto prima l’argomento. Anche appuntamenti come quelli della celebrazione dei cento anni dell’Unione Province Italiane sono passaggi importanti nel cantiere delle riforme istituzionali, esigenza primaria per l’Italia su cui non bisogna smettere di lavorare nemmeno in questa fase delicata della vita politica e su cui si dovrà anzi riacquistare vigore e ambizioni2
Anche il Ministro dell’Ambiente , Alfonso Pecoraro Scanio, ha inviato un telegramma al Presidente Melilli, nel quale ha ribadito che ‘Le province svolgono un ruolo importante che va valorizzato. Sono strumenti fondamentali per la tutela del territorio e del nostro patrimonio ambientale. Chiederne, per inseguire un certo qualunquismo, l’abolizione non ha senso e si correrebbe solo il rischio di creare carrozzoni alternativi per la gestione di analoghe funzioni. I ruoli di pianificazione territoriale, di indirizzo e di gestione svolti dalle province sono fondamentali. Il punto e’ rendere questi enti sempre piu’ efficienti, riducendo gli sprechi e ottimizzando le risorse. Non si puo’ certo pensare di
sopprimere le province ed appaltare le funzioni a carrozzoni creati ad hoc’.