Arrivano maggiori tutele per gli anziani ospiti dellstrutture assistenziali e sociosanitarie o assistiti sul territorio del Piemonte. E’ stato firmato martedì 31 marzo Unità di Crisi, Regione Piemonte, Prefetture piemontesi, Province e Città metropolitana di Torino, un protocollo d’intesa contenente le linee guida specifiche per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali). Gli anziani sono più esposti al rischio di complicanze a causa dell’età avanzata e il protocollo intende assicurare la prosecuzione delle attività nelle strutture, incluso il reperimento del personale sociosanitario di supporto, nel rispetto delle misure precauzionali di contenimento del riscOltre al nitoraggio continuo e capillare nelle Rsa piemontesi e al recente rilascio della piattaforma Covid 19 per verificare lo stato di salute dei cittadini positivi (in quarantena e guariti), la Regione Piemonte valuterà la possibilità di un programma di graduale monitoraggio sierologico del personale e degli ospiti delle strutture, attingendo ai 300 mila test sierologici acquistati dalla Regione che saranno seguiti dai tamponi nei casi necessari. Particolare attenzione viene posta anche al personale sociosanitario, favorendneo il reperimento e la temporanea attingendo dalle graduatorie sanitarie. Sarà inoltre possibile rinforzare il personale di supporto, dedicato all’igiene dei pazienti e degli ambienti, aprendo anche agli operatori che stiano frequentando un corso per operatori socio assistenziali, che siano badanti formate o badanti di esperienza non professionali.
Il percorso è stato condiviso con tutte le istituzioni piemontesi, per offrire risposte immediate ed efficaci in questo momento di grave emergenza. Sempre per il personale, sono previste ulteriori misure sul fronte del contenimento del contagio oltre a quelle già in vigore: gli operatori in quarantena potranno infatti essere ricollocati all’interno di strutture di ricovero alternative (es. alberghi) situate nelle vicinanze.
La gestione di un ampio numero di strutture, di ospiti e di personale ha inoltre richiesto l’istituzione di una “cabina di regia” da parte delle Province piemontesi, d’intesa con le Prefetture, in cui saranno rappresentati tutti gli attori delle Rsa piemontesi: associazioni datoriali, Ordini professionali e organizzazioni sindacali rappresentanti gli operatori, associazioni di pazienti e familiari, associazioni di rappresentanza degli enti locali, nonché un rappresentante degli enti gestori e dell’Asl di competenza. È inoltre prevista la presenza di una rappresentanza delle Rsa piemontesi nell’attuale struttura dell’Unità di Crisi al fine di favorire azioni comuni e condivise.
FOTO DI REPERTORIO