Positiva la disponibilità a ragionare emersa dall’incontro con i Ministri La Loggia e Tremonti, a patto che questa volta sia seguita da fatti.
E’ questo il giudizio espresso dall’Upi, sulla riunione di ieri tra Governo e Province, Comuni e Regioni, nella quale il Sottosegretario Vegas ha dichiarato la disponibilità di Palazzo Chigi a discutere con il sistema delle Autonomie locali dei contenuti del maxiemendamento che sarà varato a breve dal Governo.
“Prendiamo atto – dichiara Fabio Melilli, Presidente dell’Upi – di questa disponibilità del Governo: speriamo che sia davvero l’occasione per aprire un confronto sulla finanziaria. Confronto che fino ad oggi è stato solo annunciato e mai avviato davvero. Vogliamo prima di tutto che il Governo prenda atto della recente sentenza della Corte Costituzionale sulla illegittimità del “decreto tagliaspese” del 2004 – sottolinea ancora Melilli – in particolare sul fatto che imporre alle Regioni e agli Enti locali la riduzione di specifiche voci di spesa dai rispettivi bilanci è lesivo dell’autonomia finanziaria, e che da questo si riparta per correggere la finanziaria 2006”.
L’Upi annuncia poi quali saranno le proposte che verranno presentate domani, in Conferenza Unificata, dove il provvedimento approda per ottenere il parere formale del sistema delle Autonomie locali
“Chiediamo – dice Andrea De Maria, Vice Presidente della Provincia di Bologna e responsabile finanza per l’Upi – che le spese da trasferimenti di funzioni da parte dello Stato e delle Regioni, siano escluse dal calcolo del tetto di spesa.
Lo stesso chiediamo sia previsto per le spese derivanti da interventi finanziati con fondi comunitari, ed in particolare quelle del Fondo Sociale Europeo, perché altrimenti non ci sarà possibile utilizzare risorse preziose, destinate alla promozione del lavoro e della formazione professionale.
Vogliamo che sia cancellato il taglio previsto alle spese del personale, l’1% rispetto a quanto erogato nel 2004, specialmente ora, dopo la sentenza della Consulta, e anche in virtù della reiterazione del blocco delle assunzioni.
Chiediamo il rifinanziamento, per 100 milioni di euro, del fondo per l’edilizia scolastica, per portare a compimento la messa in sicurezza degli oltre 4.300 edifici scolastici tra istituti tecnici e medie inferiori, per un totale di 87.500 classi e più di due milioni di allievi, di cui le Province sono responsabili.”