Saranno il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, il Vicepresidente Alberto Cavalli e il Direttore Generale Piero Antonelli a rappresentare le cento Province italiane ai funerali del Santo Padre Papa Giovanni Paolo II.
“La delegazione – commenta il Presidente Melilli – porgerà l’estremo saluto al Papa che tanto amore, devozione, rispetto e commozione ha saputo suscitare nelle coscienze degli uomini e delle donne di tutto il mondo. Una commozione testimoniata anche dai ricordi e dai racconti che i Presidenti delle Province italiane hanno voluto in questi giorni di lutto pronunciare, toccanti e significativi al punto che abbiamo deciso di raccoglierli e pubblicarli sul sito www.provinceditalia.it e in una edizione straordinaria della rivista dell’Associazione”.
“Grazie Santo Padre” è l’omaggio delle Province a colui che ormai nessuno esita a definire il “Grande Papa”, “il Papa della Pace”, come lo ricorda il Presidente della Provincia di Roma, Gasbarra, della fratellanza, pastore e guida dell’umanità intera. E proprio queste sono le parole che più spesso ricorrono nei tanti ricordi dei Presidenti di Provincia che hanno avuto l’onore di conoscere di persona un Uomo che, come dice, il Presidente della Provincia di Milano, Penati , è stato “un grande della storia”.
Così, c’è chi, come il Presidente della Provincia di Catania, Lombardo, ne ricorda la lotta strenua contro la mafia e al fianco dei cittadini siciliani, o chi, come il Presidente della Provincia di Lecco, Brivio, racconta la sua estrema capacità di arrivare direttamente al cuore delle persone al di là delle convinzioni religiose di ciascuno. La sua opera a favore della pace ricorre incessante nelle testimonianze, tanto che il Presidente di Lucca, Tagliasacchi, esorta a far sì che “l’ammirazione del mondo intero per la sua opera sia preludio di pace per tutti i popoli”. Un uomo che, dice il Presidente di Benevento, Nardone, che lo ha incontrato in occasione della canonizzazione di Padre Pio, “nonostante piegato dalla malattia, emanava granitica saldezza di fede” o che, come racconta il Presidente di Ascoli Piceno, Rossi , ricordando le tante visite al santuario di Loreto sapeva “dare voce ai diritti negati, ai bisogni insoddisfatti che minacciano, in ogni parte della terra, la stessa dignità dell’uomo”.
Un affetto che traspare da ognuno delle testimonianza raccolte nella edizione straordinaria della rivista, che potete scaricare in formato PDF.