Il presidente della Provincia di Ferrara, Pier Giorgio Dall’Acqua, e tutti i 26 sindaci della provincia , in occasione della morte di Papa Giovanni Paolo II, hanno voluto sottoscrivere un documento.
Questo il testo:
“Con la scomparsa di Giovanni Paolo II si conclude uno dei più longevi pontificati della Chiesa, che ha influito in modo profondo e decisivo sugli eventi e sulla storia, non solo religiosa, di quest’ultimo quarto di secolo.
Giovanni Paolo II è certamente una figura che merita un grande rispetto e un’alta considerazione da parte di tutti e la vastissima partecipazione commossa di credenti e non credenti nelle ultime fasi della sua sofferenza umana, è il segno del significato e dell’importanza di questo pontefice.
Quello di Giovanni Paolo II è un pontificato che si aprì nel 1978 all’insegna di una straordinaria energia umana e che ha saputo dare un inedito respiro universale alla missione evangelica della Chiesa cattolica.
Un pontificato che esordì significativamente con una frase che indicava una precisa direzione di marcia: “L’uomo è la via della chiesa”.
Avrebbe potuto dire l’inverso in quella sua prima enciclica, Redemptor Hominis, ma quello fu il segno di una precisa volontà di proseguire sulla strada intrapresa dal Concilio Vaticano II e cioè di condividere le ansie e le gioie di tutti gli uomini, come scritto nel proemio della Gaudium et Spes.
I suoi oltre 26 anni di pontificato sono caratterizzati da innumerevoli passi importanti, ma forse la continua ricerca del dialogo con le altre confessioni religiose assume il significato particolare di un preciso disegno, volto alla rimozione delle radici dell’odio e delle divisioni fra gli uomini e all’affermazione di una pace duratura nel mondo, basata sulla giustizia.
La malattia e la sofferenza hanno progressivamente indebolito l’indomita fibra di Karol Wojtyla, ma anche in questa circostanza il Papa ha voluto attraversare questa drammatica fase della sua esistenza, come significativa testimonianza di condivisione delle sofferenze del mondo, da lui conosciute e incontrate come probabilmente nessun altro. Una conoscenza delle ferite dell’umanità che oggi ci appare quasi una predestinazione se pensiamo, come ha ricordato l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio in cattedrale, che il pontefice nacque a soli 20 chilometri da Auschwitz.
Quel muto saluto pochi giorni fa dalle sue finestre, forse da lui stesso intuito come l’ultimo, ha commosso il mondo intero e ora il pontefice della forza e della volontà se n’è andato, come è stato scritto, circondato da una vibrazione globale.
Si spengono, ha detto qualcuno, quelle luci che gli hanno fatto compagnia e che l’hanno vegliato silenziosamente, ma non si attenuerà il chiarore emanato da Giovanni Paolo II, uomo di Dio, uomo tra gli uomini.
Pier Giorgio Dall’Acqua – presidente della Provincia di Ferrara
Gaetano Sateriale – sindaco del Comune di Ferrara
Giorgio Bellini – sindaco di Argenta
Cristiano Capitani – sindaco di Berra
Davide Verri – sindaco di Bondeno
Annalisa Bregoli – sindaco di Cento
Enea Pandolfi – sindaco di Codigoro
Gianni Persanti – vicesindaco di Comacchio
Maria Teresa Bertuzzi – sindaco di Copparo
Daniela Montani – sindaco di Formignana
Rino Conventi – sindaco di Goro
Valerio Casalicchio – sindaco di Jolanda di Savoia
Loris Gadda – sindaco di Lagosanto
Manuela Rescazzi – sindaco di Masi Torello
Giancarlo Malacarne – sindaco di Massa Fiscaglia
Lorenzo Marchesini – sindaco di Mesola
Rita Reali – sindaco di Migliarino
Marco Roverati – sindaco di Migliaro
Giancarlo Pincelli – sindaco di Mirabello
Paolo Calvano – sindaco di Ostellato
Paolo Pavani – sindaco di Poggio Renatico
Paolo Barbieri – sindaco di Portomaggiore
Filippo Parigini – sindaco di Ro Ferrarese
Claudia Balboni – sindaco di Sant’Agostino
Maurizio Barbirati – sindaco di Tresigallo
Daniele Palombo – sindaco di Vigarano Mainarda
Claudio Fioresi – sindaco di Voghiera