La Provincia di Venezia, su indicazione del Presidente Zoggia e del Presidente del Consiglio Mauro Boscolo Bisto, ha dato vita ad una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale di Venezia. “La scomparsa del Pontefice – hanno commentato Davide Zoggia e Mauro Boscolo Bisto – rappresenta un momento di sconforto e di tristezza per tutta la comunità della Provincia di Venezia. La levatura morale ed umana di Giovanni Paolo II oltrepassano i confini della storia e della religione e fanno di Karol Wojtyla il protagonista assoluto del nostro tempo. Il suo impegno quotidiano per la pace fra i popoli – concludono Zoggia e Boscolo Bisto – deve essere l’impegno di ciascuno di noi.” Il Presidente Davide Zoggia ed il Vice Presidente Andrea Ferrazzi, nel corso della mattinata di lunedì, si sono recati dal Patriarca Angelo Scola per porgere alla comunità religiosa veneziana le condoglianze dell’amministrazione provinciale. Il Patriarca Scola, informato della convocazione straordinaria del Consiglio Provinciale, ha ringraziato per la sensibilità manifestata dalla Provincia di Venezia ed ha chiesto al Presidente Zoggia di estendere questo suo ringraziamento a tutti i consiglieri provinciali. La Provincia di Venezia prenderà parte in forma ufficiale, rappresentata dal presidente Zoggia e una delegazione della Giunta e del Consiglio, al funerale di Giovanni Paolo II con il gonfalone.
“La storia – ha detto il Presidente Zoggia – ha perso uno dei suoi più grandi protagonisti e, assieme al Presidente del Consiglio, ho ritenuto doveroso e giusto procedere alla convocazione di questa seduta straordinaria del consiglio per rendere il giusto omaggio e per richiamare tutti noi, che rappresentiamo la comunità della Provincia di Venezia, ad un doveroso momento di riflessione”. “Se siamo riuniti in forma straordinaria, quest’oggi – ha aggiunto il presidente Bisto – è perché quanto sta avvenendo costituisce una grande perdita per il mondo; Giovanni Paolo II è stato un Papa che ha avuto la capacità di comunicare con ogni diversa confessione, che in ogni momento del suo lungo pontificato non ha mancato di stare dalla parte dei più deboli. Che è riuscito a riunire nel rispetto delle idee e dei valori anche coloro che, per il loro percorso personale, sono lontani dai dettami della fede cattolica”.