“Le Province hanno un ruolo fondamentale; non verranno eliminate ma, anzi, rinvigorite. Per farlo, saranno eliminati, invece, gli enti intermedi come comunità montane e Ato, per evitare attriti e doppioni che sono costosi”.
Lo ha affermato il Ministro degli Interni Roberto Maroni, in occasione del Consiglio Direttivo dell’UPI Lombardia, che si è svolto a Como presso la sede della Provincia di Villa Saporiti.
Presenti all’incontro: Valerio Bettoni (Presidente Provincia di Bergamo), Leonardo Carioni (Presidente Provincia di Como), Giuseppe Torchio (Presidente Provincia di Cremona), Virginio Brivio (Presidente Provincia di Lecco), Lino Osvaldo Felissari (Presidente Provincia di Lodi), Filippo Penati (Presidente Provincia di Milano), Vittorio Poma (Presidente Provincia di Pavia), Fiorello Provera (Presidente Provincia di Sondrio), Dario Galli (Presidente Provincia di Varese), Aristide Peli (Vice Presidente Provincia di Brescia), Ezio Zani (Assessore Provincia di Mantova), Giovanni Pagani (Presidente Consiglio Provinciale di Lodi), Ferdinando Mazara (Presidente Consiglio Provinciale di Como)
Il Ministro Maroni ha detto di aver voluto fortemente quest’incontro perché ritiene molto preziosa l’opinione di chi, come i rappresentanti delle Province, vive sul territorio e ha un rapporto diretto con i cittadini.
Il Presidente dell’UPL, nonché della Provincia di Como, Leonardo Carioni, dal canto suo, ha fatto gli onori di casa: “Nella storia dell’Unione delle Province Lombarde, fondata il 17 giugno 1945 e d’allora sempre attiva, questo è senza dubbio l’evento più importante. Ancor più in un momento critico per le amministrazioni provinciali come quello attuale, non solo perché s’inquadra nel contesto di un riassetto istituzionale complessivo, comunque doveroso e necessario, ma anche per le difficoltà di carattere finanziario in cui versano gli Enti locali.”
Fra le principali difficoltà riscontrate dalle province ed emerse nel corso del Direttivo odierno ci sono la forte contrazione della capacità d’investimento, la condizione di criticità delle entrate tributarie provinciali, sostanzialmente legate al mercato automobilistico, e il fatto che i trasferimenti statali e regionali siano rimasti invariati dall’anno 2000 e offrano una copertura finanziaria stimata nel 75% delle spese sostenute per funzioni delegate e trasferite dallo Stato e dalla Regione. “Questioni – ha ricordato il Presidente Carioni – che pongono con urgenza la necessità di una compiuta attuazione del federalismo fiscale, che garantisca la compartecipazione delle Province al gettito erariale o, comunque, tributi propri per una finanza realmente autonoma che offra una possibile evoluzione delle entrate. Ritengo ideale il modello di lombardo di federalismo (lasciare alla regione l’80% dell’Iva e il 15% delle imposte), perché se fosse applicato consentirebbe di risolvere tutti i problemi evidenziati oggi in questa sede.”
Richiesta, quella di una compiuta attuazione del federalismo fiscale, pienamente condivisa dal Ministro Maroni, che ha confermato che il ruolo che le Province devono avere è tema fondamentale del nuovo Codice delle Autonomie, importante collegato alla Legge Finanziaria insieme al Federalismo Fiscale. Per questo il capo del Viminale auspica che il confronto su questioni così complicate iniziato oggi prosegua, perché in Lombardia è buona prassi il dialogo politico su questioni concrete. Il fine, infatti, è di arrivare ad un sistema federale degno di tale nome, che definisca con precisione le competenze, aumenti l’efficienza e contenga i costi. Si prospetta quindi un nuovo incontro tra il Ministro Maroni e i Presidenti delle Province lombarde per i primi di settembre, in vista dell’approvazione del Codice delle Autonomie in agenda entro la fine del mese.
Il Ministro degli Interni ha poi accennato alla città metropolitana e all’area metropolitana “che vogliamo istituire in tempo utile per non procedere al rinnovo della Provincia di Milano” e confermato l’istituzione della Provincia di Monza e Brianza per cui “è stata posticipata dal 30 giugno 2008 al 30 giugno 2009 l’istituzione degli uffici centrali”.
Maroni, infine, ha lanciato la proposta dei patti provinciali per la sicurezza: “La sicurezza è un problema di Milano ma anche del comune di Pino sul lago Maggiore. Per questo ho chiesto alle province di segnalare la disponibilità a definire dei patti provinciali sulla sicurezza”.
In allegato, l’intervento pronunciato dal Presidente dell’Upi Lombardia, Leonardo Carioni, e il documento consegnato al Ministro dell’Interno.
Redattore: Ufficio Stampa UPI Lombardia