“Condivido le parole del Presidente nazionale di UPI, Michele De Pascale, rispetto al lavoro che quotidianamente le Province italiane stanno mettendo in campo nonostante le criticità. Le Province, ancora oggi restano il vero punto di riferimento dei Comuni nei momenti di incertezza e di emergenza. Lo abbiamo dimostrato in passato e lo stiamo dimostrando anche adesso. Ecco perché, da Presidente della Provincia di Lecce e da Presidente dell’UPI Puglia, continuo a chiedermi come sia possibile che a livello centrale non ci si sia adoperati per superare le storture di una legge che ha ridefinito le funzioni e le risorse a disposizione delle Province, riducendone drasticamente la capacità di spesa e di azione. Al momento della presentazione del bilancio del nostro primo anno di governo dell’Ente, ho avuto modo di evidenziare come punto imprescindibile per le nostre azioni amministrative sia la valorizzazione del personale. Capacità e professionalità che, come ha ricordato De Pascale, sono ridotte anche e soprattutto dal punto di vista numerico: le Province continuano ad essere sottoposte ad un assurdo blocco di assunzioni, del tutto ingiustificabile, che non ci permette di avere personale tecnico specializzato, ingegneri, progettisti, tecnici, indispensabili per far procedere rapidamente gli investimenti. Se pensiamo poi che le nostre attività si rivolgono soprattutto ai 2000 km di strade e agli oltre 100 plessi disseminati sul territorio della provincia di Lecce, non posso far altro che ringraziare i nostri dipendenti che, con passione e dedizione, danno tutto quel che possono per portare a compimento nel migliore dei modi un servizio essenziale per i nostri cittadini. Attendiamo, dunque, risposte su tutto questo. Nel frattempo, però, continuiamo a dare il meglio con ciò che abbiamo e con i fondi provenienti da Regione e Stato centrale che intercettiamo”.