Nel pieno della realizzazione della prima fase del piano per lo sviluppo dell’e-government, che, con un investimento di 500 milioni di euro, finanzia 134 progetti che coinvolgono migliaia di enti tra Regioni, Province e Comuni, si prepara la seconda fase che, con 400 milioni di euro, si propone soprattutto di diffondere fra tutti gli enti i progetti già finanziati.
Ma se questo processo sarà naturale e di facile attuazione nei Comuni di grandi dimensioni, che potranno avere a disposizione le risorse finanziarie, umane e tecnologiche necessarie, del tutto diversa sarà la situazione dei piccoli e medi Comuni, che rappresentano nel nostro paese la grande maggioranza (il 94% dei Comuni italiani ha meno di 20.000 abitanti).
Per questo, nella seconda fase del piano nazionale, è prevista la realizzazione di centri di servizi territoriali in grado di servire complessivamente la pubblica amministrazione di un territorio, realizzando le necessarie economie di scala.
Ma come configurare questi centri? Ed in che modo organizzarli? E con quali attori? A questo è dedicato il convegno “II fase di e-government. Il ruolo delle Province e la centralità dei piccoli Comuni” in programma a Piacenza il 26 gennaio prossimo, alla presenza del Ministro dell’Innovazione e delle Tecnologie, Lucio Stanca, organizzato dalla Provincia di Piacenza con il patrocinio dell’Unione delle Province d’Italia.
Il convegno presenterà le esperienze già avviate da alcuni anni da numerose Province italiane (Agrigento, Bologna, Milano, Napoli, Parma, Piacenza, Pisa, Torino) nel settore dei centri servizi territoriali per i piccoli Comuni ed i risultati conseguiti.
Seguirà una tavola rotonda alla quale parteciperanno: Gino Nunes Presidente della Provincia di Pisa e responsabile nazionale dell’UPI per l’e-government; Gianfranco Burchiellaro, Sindaco di Mantova e responsabile nazionale di e-government per l’ANCI; Enrico Borghi, Presidente dell’Unione delle Comunità montane.
Le conclusioni saranno del Ministro Stanca.